Su consiglio dei medici Wilko Johnson è stato costretto a cancellare tutti gli impegni futuri originariamente programmati per promuovere il suo ultimo album - realizzato in coppia con la voce degli Who Roger Daltrey - "Going back home": il comunicato ufficiale diramato oggi dal management dell'artista parla di un annullamento generale dovuto ad un ciclo di cure necessarie per combattere il cancro al pancreas diagnosticato all'artista nel gennaio dello scorso anno, e che - almeno secondo le prime previsioni dei medici - avrebbe già dovuto compiere il suo tragico inevitabile decorso.
I dottori che hanno preso il cura il già leader dei Dr Feelgood si sono detti fiduciosi che il ciclo di trattamenti possa giovare alla salute del chitarrista, per il quale non sarebbe da escludere a priori un eventuale futuro ritorno sulle scene.
"C'è una piccola possibilità che muoia", ha spiegato con la consueta lucida ironia Johnson a Tony Parsons, che l'ha intervistato per l'edizione britannica di GQ poco prima del ricovero, che dovrebbe portarlo ad essere sottoposto a un'operazione chirurgica già oggi: "Ma cosa volete che sia? E' da un anno che vivo con il 100% di possibilità di morire". Stando a quanto riferito dallo stesso artista, l'operazione chirurgica alla quale verrà sottoposto consisterà nella rimozione dell'intera massa tumorale ("Grande come una palla da football") che ormai interessa, oltre che al pancreas, anche la milza, parte dell'intestino e dello stomaco, oltre che a dei vasi sanguigni collegati al fegato, che dovranno essere ricostruiti. "La mia deadline - se così si può dire - era stata fissata per lo scorso ottobre. Ma ottobre, alla fine, è passato. Un mio amico, oncologo e fotografo, era molto curioso di sapere come mai fossi ancora vivo. E perché non stessi nemmeno male".