
Sulla polemica innescata dal gran rifiuto dell’amministrazione comunale monzese di ospitare il programmato concerto di Marilyn Manson allo stadio Brianteo (vedi News) non poteva mancare l’intervento dell’associazione dei promoter italiani, Assomusica: il cui presidente Roberto Meglioli ha infatti prontamente indirizzato una lettera aperta al sindaco della cittadina lombarda, Michele Faglia, in cui prende le difese della società organizzatrice dell’evento, la Harold e Maude, e della sua decisione di sottrarre a Monza anche i concerti di Sergio Cammariere, Davide Van De Sfroos e Carmen Consoli (che il primo cittadino aveva definito “un ricatto”, vedi News).
Meglioli definisce “inconsistenti” e “pretestuose” le giustificazioni accampate dai consiglieri e dai membri della giunta comunale a proposito della decisione di non concedere lo stadio Brianteo per il festival Day at the border/Gods of metal, che avrebbe dovuto ospitare l’esibizione di Marilyn Manson, replicando che l’amministrazione monzese si è lasciata sfuggire “l’opportunità di difendere il diritto di tutti alla libera espressione delle proprie idee, della propria cultura, del proprio modo di essere, del proprio stile di vita”. Il presidente di Assomusica respinge in tono scherzoso le accuse di “satanismo” rivolte al cantante americano: frutto di una "abissale ignoranza" in materia che, dice Meglioli, offende l'intera categoria degli organizzatori di spettacoli.
Meglioli definisce “inconsistenti” e “pretestuose” le giustificazioni accampate dai consiglieri e dai membri della giunta comunale a proposito della decisione di non concedere lo stadio Brianteo per il festival Day at the border/Gods of metal, che avrebbe dovuto ospitare l’esibizione di Marilyn Manson, replicando che l’amministrazione monzese si è lasciata sfuggire “l’opportunità di difendere il diritto di tutti alla libera espressione delle proprie idee, della propria cultura, del proprio modo di essere, del proprio stile di vita”. Il presidente di Assomusica respinge in tono scherzoso le accuse di “satanismo” rivolte al cantante americano: frutto di una "abissale ignoranza" in materia che, dice Meglioli, offende l'intera categoria degli organizzatori di spettacoli.
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