Articoli - 20/10/2001
Tutto pronto per i benefit U.S.A. del weekend: sfida a distanza tra gli ex amici Paul McCartney e Michael Jackson
“Heroes”, celeberrimo successo di David Bowie dedicato agli “eroi per un giorno”, è il brano designato ad aprire stasera al Madison Square Garden il “Concert for New York”, organizzato da Paul McCartney per raccogliere fondi per le vittime degli attentati terroristici dello scorso 11 settembre. A margine del cast stellare di cui abbiamo già riferito (v. news), merita la segnalazione la presenza nel ruolo di presentatore ufficiale del sindaco di New York Rudolph Giuliani che, nella sua inedita veste, sarà coadiuvato da Harrison Ford, Jim Carrey, Michael J. Fox, Billy Crystal, Meg Ryan, Susan Sarandon e John Cusack; Martin Scorsese, Ed Burns e Spike Lee parteciperanno a mezzo di contributi filmati che saranno proiettati e trasmessi tra un’esibizione e l’altra. E’ data per certa l’esecuzione della cover di Marvin Gaye “What's going on” da parte di Bono e The Edge degli U2 insieme alle Destiny’s Child; probabile anche un duetto tra Elton John e Billy Joel.
Inevitabile, nel frattempo, la polemica a distanza tra Paul McCartney e Michael Jackson, il cui benefit è in programma domani a Washington (v. news): “Io e Michael non ci parliamo da tempo”, ha spiegato McCartney parlando di quando Jackson acquistò i diritti delle canzoni dei Beatles: “Gli scrissi un paio di lettere e gli dissi: ‘Michael, non credi che, anche se fossi solo uno scrittore su un libro paga, dopo 30 anni di successo per questo gruppo che tu possiedi, dovresti darmi un aumento di stipendio?’. Lui disse: ‘Paul, sono solo affari’. E non mi ha più risposto”.
(Fonte: la Repubblica, Il Messaggero, Il Giorno)
Inevitabile, nel frattempo, la polemica a distanza tra Paul McCartney e Michael Jackson, il cui benefit è in programma domani a Washington (v. news): “Io e Michael non ci parliamo da tempo”, ha spiegato McCartney parlando di quando Jackson acquistò i diritti delle canzoni dei Beatles: “Gli scrissi un paio di lettere e gli dissi: ‘Michael, non credi che, anche se fossi solo uno scrittore su un libro paga, dopo 30 anni di successo per questo gruppo che tu possiedi, dovresti darmi un aumento di stipendio?’. Lui disse: ‘Paul, sono solo affari’. E non mi ha più risposto”.
(Fonte: la Repubblica, Il Messaggero, Il Giorno)
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