
Anche i cantanti italiani decidono di impegnarsi contro la pirateria informatica che danneggia la musica, attraverso una petizione, firmata da ventuno artisti, inviata al Presidente del Senato Nicola Mancino. Lo riporta “Repubblica”: “Le firme più curiose sono quelle dei Gazosa, il gruppo di minorenni scoperto da Caterina Caselli; incerte, come quelle sui diari delle medie: per convalidarle nella petizione è stato necessario affiancarle a quelle dei genitori. Poi ci sono quella tonda di De Gregori, quella verticale di Mina, quella piatta di Baglioni. E ancora quelle di Branduardi, Pravo, Ligabue, la nervosissima di Califano. Tutti uniti per chiedere al Senato di approvare il disegno di legge antipirateria, già votato alla Camera dei deputati. E di farlo presto, mettendo così un argine al dilagare dei falsi e al saccheggio attraverso Internet. Prima che sia troppo tardi. (...) Scrivono i firmatari: ‘La proprietà intellettuale è, da sempre, l' unica risorsa che consente di scrivere musica e testi per nuove opere musicali e oggi la pirateria, ogni giorno più sofisticata, sta colpendo al cuore questa risorsa’”. Contemporaneamente, altri artisti italiani, tra cui Lucio Dalla, Andrea Bocelli e Adriano Celentano, hanno rivolto un appello sullo stesso tema al Parlamento europeo, per la protezione del diritto d'autore e della musica che viaggia attraverso Internet.
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