 
                                            Benché le voci su un possibile ritorno in attività della band esplosa nelle classifiche mondiali, nel 1996, grazie all'album "The score", si rincorrano con cadenze piuttosto scandite, le ultime dichiarazioni di Wyclef Jean pare possano aprire un concreto spiraglio ad un ipotetico futuro per il trio di South Orange, New Jersey. Stando a quanto riferito dall'ex candidato alla presidenza di Haiti, i Fugees potrebbero anche riunirsi per registrare insieme del materiale inedito: il riavvicinamento, per il momento, sarebbe avvenuto solo tra Jean e Pras, recentemente incontratisi su un volo diretto nel tribolato Paese caraibico. "Ho visto Pras sull'aereo e - come membro dei Fugees - in un primo momento sono stato indeciso se fargli un inchino, sparargli o dargli un bacio. Lui, in ogni caso, mi ha abbracciato", ha dichiarato alla BBC Jean: "Credo che avremmo molte cose da dirci. Lui e Lauryn (Hill) rappresentano la mia infanzia, la cosa che mi ha portato ad essere quello che sono. Bono ci aveva definito 'i Beatles dell'hip-hop', e davvero credo che siamo stati la migliore band rap della nostra generazione". Circa le burrascose relazioni con la Hill, scomparsa dalla ribalta internazionale negli ultimi anni ma di recente tornata in attività come solista, Jean ha voluto puntualizzare: "Sono molto contento che Lauryn sia tornata al lavoro. Sono sicuro che la sua ritrovata ispirazione darà molti spunti a tutti noi. Al di là di quello che scrivono i giornali, lei per me è come una sorella, così come Pras per me è un fratello, e quindi di problemi, tra noi, non ce ne sono". La strada che potrebbe portare alla reunion, tuttavia, è per stessa ammissione di Wyclef, lunga e irta di ostacoli: "I Fugees non sono un'entità unica. Siamo tre rockstar compresse in una sola band. Abbiamo tutti un ego molto pronunciato ma credo che, alla fine, tra noi ci sia grande affetto. Per questo sono fiducioso".
