Il titolo della trasmissione, “I ragazzi irresistibili”, è lo stesso del film del 1975 con Walter Matthau e George Burns (e del remake del 1996 con Woody Allen e Peter Falk). Ma se sul grande schermo i protagonisti erano due anziani attori di varietà - nel primo - e due anziane ex-star della televisione, il programma di Canale 5 (sabato 10, 17 e 24 giugno, alle 21) è interpretato da quattro - come dire? - non più giovanissimi cantanti: Rita Pavone, Little Tony, Maurizio Vandelli e Adriano Pappalardo. I quali, nelle tre puntate registrate a Saint Vincent, fanno il loro mestiere, cioè cantano; non solo i propri successi, ma anche quelli di altri interpreti. 120 canzoni di successo del periodo 1960-2000, 12 ospiti (Dik Dik, Bobby Solo, Formula 3, Rocky Roberts, Mal, Bruno Lauzi, Shel Shapiro, Edoardo Vianello, Demis Roussos, Antoine, Don Lurio, i Camaleonti, Ben E. King e Teddy Reno), duetti, trii e quartetti; essenzialmente musica, tutta dal vivo (l’orchestra è diretta da Vince Tempera, che ha curato anche gli arragiamenti), senza presentatore, senza intermezzi comici o altri riempitivi. Da quel che si è visto negli spezzoni presentati oggi a Milano durante la conferenza stampa, la trasmissione - costruita per fare in un certo senso concorrenza alle dirette delle partite degli Europei di calcio - confermerà una nostra convinzione: quella che i cantanti di qualche decennio fa sono più versatili, più dotati vocalmente e anche più pronti a mettersi in gioco dei loro colleghi odierni.
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