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Lilli Greco, gli Avion Travel e il cappello dimenticato

Lilli Greco, gli Avion Travel e il cappello dimenticato
Avion Travel protagonisti sulle pagine dei quotidiani, impegnati a raccontare la storia del gruppo ai milioni di italiani che non sanno che il gruppo di Caserta è in circolazione da vent’anni. Per Rockol che li ha sempre seguiti, più interessante un’intervista de "La Repubblica" a Lilli Greco, chiamato in causa al momento della premiazione al Festival di Sanremo. «"Il nostro ringraziamento va a Lilli Greco, che ci ha insegnato a cantare anche solo davanti ad un cappello", ha detto Peppe Servillo nel momento in cui gli Avion Travel si accingevano a rieseguire da vicitori la loro canzone. Italo Greco, classe 1934, è l'eminenza grigia della musica leggera italiana. Pianista della scuola di Rodolfo Caporali, lavorò con la Rca negli anni d'oro dell'etichetta, accanto ad artisti come Morricone, Morandi, Pavone, Jimmy Fontana, Patty Pravo e Gabriella Ferri. Negli anni Settanta ha guidato gli esordi di Venditti, De Gregori e Paolo Conte, che ancora lo considerano un consigliere essenziale. "Non ricordo l'aneddoto del cappello" dice il maestro. "Incontrai gli Avion nel 1989, cercavo un gruppo rock per le musiche di In un notte di chiaro di luna della Wertmüller. Avevano classe, erano colti, perbene. Iniziò un sodalizio che ha fruttato tre dischi, dopo una "cura" di qualche anno. Lavorai con loro come avevo fatto con Paolo Conte, che ha molto simpatizzato con il gruppo e in qualche modo ha contribuito ad agevolare il contratto con la Sugar di Caterina Caselli. Gli artisti non producono capolavori se non si muovono in assoluta libertà, senza pensare a concorsi e classifiche", conclude Greco, impegnato ora nella realizzazione dell'album di Marcello Murru, la cui uscita è prevista in aprile».
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