
"Largo ai giovani", invoca Cesare Cremonini, dei Lùnapop, cui il "Corriere della Sera" regala una grossa porzione di pagina. «I mostri sacri della canzone italiana dovrebbero lasciare spazio a noi ragazzi. Non penso a chi, come Vasco Rossi, scrive ancora musica con sentimento, ma a quelli che fanno dischi senza più significato, solo per soldi». Il quintetto bolognese, a sette mesi dall’uscita di "50 special", inno alla Vespa, vede il nuovo singolo "Un giorno migliore" «al secondo posto fra i più trasmessi dalle radio italiane, superato solo dal fenomeno delle cornamuse spagnole di Hevia. L'album "...squérez?" già si avvicina alle 50 mila copie che garantiscono il disco d'oro. Promossi dalle classifiche, bocciati da Sanremo. La giuria composta da Luis Bacalov, Sergio Bardotti, Sandra Bemporad, Mauro Pagani ed Enrico Silvestrin non ha inserito il gruppo tra i finalisti della sezione giovani. "Mary seduta in un pub", questo il titolo dell'inedito che finirà sul prossimo album, è stato escluso dopo un'audizione che si è tenuta nei primi giorni di dicembre agli studi Rai di Roma in via Asiago. "Il brano non era propriamente sanremese - spiegano i manager della band - e c'era arrivato qualche segnale di scarso gradimento. A tre giorni dall'esibizione ci è stato suggerito di modificarne una parte. Noi non abbiamo accettato, ed è finita così"». Commenta Cremonini: «Eravamo tesissimi. Avevamo paura di fare una figuraccia per l'emozione: scivolare dalle scale, sbagliare canzone. Quando ho saputo dell'esclusione ho tirato un sospiro di sollievo». Ultimo proclama di Cesare: «Le ragazzine ci fanno il filo, ma nulla è più lontano da noi delle boyband. Sono una buffonata, nascono e muoiono nel giro di due anni».
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