Nicolas Bonazzi è l'unico, tra gli artisti di "Sanremo Nuova Generazione", ad avere passato le selezioni senza un contratto discografico. Bolognese, ha avuto un primo mentore in Celso Valli, ma è stato messo sotto contratto dalla FRI di Claudio Cecchetto: "L'ho incontrato in un tempo relativemete recente, è rimasto colpito dal mio lavoro. L'ho incontrato prima delle selezioni, abbiamo parlato e preso le misure... Le selezioni le ho comunque fatto da solo: gli ho chiesto cosa ne pensava, e lui mi ha detto: 'è come una lotteria, se non compri il biglietto sicuramente non vinci, quindi tanto vale farlo'. Voleva vedere se il mio pezzo ce l'avrebbe fatta senza un nome o un'etichetta".
La canzone che Nicolas porta al Festival si intitola "Dirsi che è normale": "E' una ballata pop, intimista. Parla della quotidianità dell'amore, che è fatta di silenzi, di incertezze, di attimi rubati che sono però normali in un rapporto". Quanto alla polemica che ha coinvolto la canzone, Nicolas risponde: "C'è stato un grande fraintendimento, e io ci sono rimasto veramente male per questa polemica. Il pezzo non era su MySpace, e quindi è assolutamente inedito. Mi spiace che qualche persona abbia intrapreso una sorta di crociata contro di me... Oltretutto è una canzone che è nata nel corso degli anni, ma l'ho tenuta nel cassetto per un po' perché ritenevo fosse il mio pezzo più forte".