
C'è ancora qualcuno che lo chiama Eurofestival, forse perché viene associato ad una versione internazionale del nostro Sanremo. In effetti, nacque nel 1956, ispirandosi proprio alla competizione italiana, ma su scalca continentale. Eurovision Song Contest, ESC o più semplicemente Eurovision: viene organizzato dalla European Broadcasting Union (EBU), si svolge ogni anno nel paese che ha vinto l'edizione precedente, in una città scelta dal paese stesso. Nel 2021 si svolge a Rotterdam, dal 18 al 22 maggio: l'Olanda ha vinto l'edizione 2019, ma quella del 2020 non si è svolta per via della Pandemia, sostituita dall'evento (non competitivo) "Europe shine a light".
INDICE:
Eurovision Song Contest: come funziona, il regolamento
Eurovision e l’Italia: le edizioni passate
Eurovision 2021: i Maneskin in gara con “Zitti e Buoni”
Eurovision 2021: dove vederlo in tv, radio e streaming
Eurovision 2021: gli aggiornamenti e le novità
Eurovision Song Contest: come funziona, il regolamento
All'edizione 2021, la 65°, prenderanno parte 39 paesi: ogni paese sceglie e presenta autonomamente cantante e canzone, solitamente attraverso delle competizioni interne - per l'Italia ne parliamo poco sotto.
La gara prevede 3 serate: due semifinali, il martedì 18 e giovedì 20, e una finale sabato 22. Alla finale accedono di diritto 6 paesi: i cosiddetti "big 5", le nazioni fondatrici - Francia, Germania, l'Italia, Regno Unito, Spagna - e la nazione che ospita la manifestazione e che ha vinto l'ultima edizione, in questo caso l’Olanda.
Nella prima semifinale si esibisce un primo gruppo di nazioni, ed emergono i primi 10 finalisti. Nella seconda semifinale si esibisce un secondo gruppo di nazioni, ed emergono i secondi 10 finalisti. Nelle semifinali si svolgono anche esibizioni fuori gara dei sei finalisti di diritto. Nella finale si esibiranno 26 cantanti: i sei finalisti di diritto e i 20 emersi dalle semifinali: l'ordine di esibizione viene diviso tra una prima e una seconda parte, e sorteggiato.
Sia nelle semifinali che nelle finali, il voto è diviso tra giurie nazionali e televoto, che hanno pari peso nell'assegnare i punti per la classifica finale: 50% l'uno, 50% l'altra. Dopo che tutte le canzoni sono state eseguite, ogni paese assegna dei punti a dieci canzoni da 1 a 8, un 10 e un 12; un gruppo di punteggi è dato da una giuria di cinque professionisti dell'industria musicale: un altro gruppo di punteggio dato dagli spettatori a casa che possono votare per telefono, SMS e tramite l'app ufficiale. Da regolamento, né le giurie né il pubblico da casa potranno votare per il proprio paese. Tradizionalmente vengono comunicati in TV prima i punteggi delle giurie, nazione per nazione e attraverso dei portavoce, mentre alla fine viene comunicata la classifica finale canzone per canzone, sommando i punteggi dei televoti:i punti degli spettatori di tutti i paesi partecipanti verranno sommati e rivelati dal più basso al più alto.
Le polemiche
L'Eurovision si definisce come manifestazione "politicamente neutra" ma è costantemente al centro di polemiche e di tensioni geo-politiche, soprattutto per quello che riguarda i paesi dell'Est, che tendono a costituire dei blocchi che si supportano a vicenda. Negli anni passati, per esempio, abbiamo visto forti tensioni tra le squadre e le canzoni di Russia e Ucraina, che riflettevano i conflitti reali in corso.
Nell'edizione 2021 è stata squalificata la Bielorussia: la band dei Galasy ZMesta, rappresentante nazionale, ha violato le regole, presentando “I Will Teach You”, una canzone con aperte critiche agli avversari politici dell’attuale presidente del paese, Alexander Lukashenko, accusato da osservatori internazionali occidentali di tenere una linea autoritaria e di repressione nei confronti delle voci dissidenti. EBU aveva chiesto alla band di presentare un’altra opera - politicamente neutra - per assicurarsi l’ingresso alla sessantacinquesima edizione del concorso. L’appello non è stato ascoltato.
L'Ungheria si è ritirata già a novembre 2019 (ufficialmente per motivi artistici, ma anche in questo caso per l'ostilità del governo alle tematiche di inclusione e diversità di cui l'Eurovision è da sempre portavoce) e l'Armenia lo ha fatto lo scorso marzo.
Eurovision e l’Italia: le edizioni passate
L'Italia è uno dei paesi fondatori della manifestazone, uno dei cosiddetti Big 5. Ha vinto due volte, nel 1964 con Gigliola Cinquetti e "Non ho l'età (Per amarti)" e nel 1990 con Toto Cutugno, con "Insieme: 1992". Ma ha disertato diverse volte la manifestazione, negli anni '80 e '90. Nel 1997 parteciparano i Jalisse: fu l'ultima volta per 14 anni.
Nel 2011, il ritorno con Raphael Gualazzi, che si classificò secondo con "Follia d'amore (Madness of Love)". Dal 2013 partecipa all'Eurovision il vincitore del Festival di Sanremo - l'unica eccezione è avvenuta nel 2016 quando gli Stadio rinunciarono e partecipò Francesca Michielin, seconda classificata. I risultati migliori di questo periodo sono stati quelli di Gualazzi e Mahmood - anche lui secondo, nel 2019 con "Soldi". Il Volo e Francesco Gabbani, arrivati da grandi favoriti con "Grande amore" (2015) e "Occidentali's karma" (2017), non sono andati oltre la 3° e 5° posizione.
Eurovision 2021: i Maneskin in gara con “Zitti e Buoni”
I Maneskin, come vincitori del Festival di Sanremo 2021, parteciperanno di diritto all'Eurovision Song Contest. La band romana poterà "Zitti e buoni", che per l'occasione è stata modificata, secondo le indicazioni del regolamento della manifestazione che prevede una durata standard (massimo 3 minuti) e alcuni paletti (no riferimenti politici, no citazioni di marchi commerciali, no parolacce).
La "Eurovision version" è più breve, dura 3 minuti contro i 3 minuti e 19 secondi ( e anche il testo è stato modificato, omettendo le parole "Coglioni" e "Cazzo". Non è la prima volta che un artista italiano modifica la canzone per partecipare all'Eurovision: èsuccesso praticamente a tutte le canzoni italiane in gara negli ultimi anni.
Eurovision 2021: dove vederlo in tv, radio e streaming
L'Eurovision va in TV sulla Rai. Le semifinali andranno in diretta su Rai 4 il 18 e 20 maggio, con il commento di Ema Stokholma e Saverio Raimondo. La finale sarà trasmessa da Rai 1 il 22 maggio, con il commeto Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio. Per chi volesse vedere senza commento, si può seguire sul canale YouTube di Eurovision
Eurovision 2021: gli aggiornamenti e le novità
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