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U2, si è chiusa la residency allo Sphere di Las Vegas

Poche ore fa in Nevada la replica finale dello show da record della band irlandese
U2, si è chiusa la residency allo Sphere di Las Vegas

Era già tarda mattinata, in Italia, quando è calato definitivamente il sipario “U2:UV Achtung Baby Live At Sphere”, show che gli U2 hanno messo in scena a partire dallo scorso 29 settembre allo Sphere di Las Vegas, avveniristica venue inaugurata nella capitale del gioco d’azzardo americana.

Preparato in circa un anno e mezzo, lo spettacolo è stato replicato per quaranta serate, staccando al botteghino oltre 661mila biglietti per un incasso totale stimato in 256 milioni di dollari, dei quali 170 (lordi, ovvero al netto delle spese) finiti nelle tasche del gruppo, 10 versati dalla proprietà della venue e 160 corrisposti da Live Nation, società che cura gli interessi dal vivo della band.

In media, il gruppo ha eseguito 22 brani per serata: complessivamente, le canzoni eseguite sono state 38, con incursioni esterne al repertorio della band come "A Rainy Night in Soho" dei Pogues, dedicata a Shane MacGowan nei giorni della sua scomparsa, e “Shallow” di Lady Gaga, eseguita insieme all’artista newyorchese il 25 ottobre.

Nel corso della penultima serata della residency, quella dello scorso venerdì primo marzo, allo Sphere è arrivato (in platea) anche Larry Mullen Jr., batterista della band costretto a rinunciare alla serie di date a Las Vegas per motivi di salute. “Le voci secondo cui Larry suonerà con noi stasera non sono vere purtroppo. Ma è qui con noi”, ha spiegato dal palco Bono, che con The Edge e Adam Clayton per le ultime quaranta date è stato accompagnato dal batterista olandese Bram van den Berg: “Quello è il tizio che ha affisso un annuncio (per gli elementi di una band) sulla bacheca della Mount Temple Comprehensive School tanti anni fa. E siamo molto grati che lo abbia fatto e che sia qui con noi, stasera. Gli auguriamo una pronta, veloce, pronta guarigione. Ti vogliamo bene, Larry Mullen Jr”. “Facciamo questa roba ogni cazzo di sera e facciamo finta di fare il bis”, ha continuato Bono: “Ma non è un bis, è nel programma. Questa è una bellissima serata, Larry. E’ questa è ‘Beautiful Day’”.

“Che serata incredibile, è stata”, ha spiegato Mullen al termine dello show: “Sono molto grato a Bono, Edge e Adam e ovviamente a Bram per lo straordinario lavoro fatto. Per me, personalmente, è stato molto emozionante”.

Questi i brani eseguiti nel corso dell'ultima serata, quella di sabato 2 marzo 2024:

SETLIST

Lemon Remix (registrata)
Choral Intro (registrata) - di Brian Eno

Achtung Baby

Zoo Station
The Fly
Even Better Than the Real Thing
Mysterious Ways
One (con Daniel Lanois)
Until the End of the World
Who's Gonna Ride Your Wild Horses
Tryin' to Throw Your Arms Around the World

Turntable

All I Want Is You
Desire
Angel of Harlem
Don't Dream It's Over - Cover di Crowded House

Achtung Baby

Acrobat
So Cruel
Ultraviolet (Light My Way)
Love Is Blindness
Viva Las Vegas (registrata) - di Elvis Presley
Elevation Remix (registrata)

BIS #1

Elevation
Atomic City
Vertigo
Where the Streets Have No Name
With or Without You
Beautiful Day
40
Sky Saw (registrata) - di Brian Eno

L’ultimo brano eseguito dal gruppo a chiusura della serata finale, “40”, fu pubblicato nella sua versione in studio nel febbraio del 1983 all’interno del terzo album del gruppo pubblicato dagli U2, “War”, ma divenne popolare anche in versione live venendo inclusa nella scaletta del mini album dal vivo “Under a Blood Red Sky”, registrato al Red Rocks Amphitheatre e pubblicato nel novembre dello stesso anno.

“40” - che durante l’esecuzione di ieri sera allo Sphere ha visto The Edge e Adam Clayton scambiarsi gli strumenti - non veniva eseguita dal vivo dagli U2 dal 2016.

Tra gli altri momenti salienti della serata, è da segnalare l'esecuzione di "One" con Daniel Lanois (che contribuì alla realizzazione di "Achtung Baby" in veste di produttore insieme Brian Eno) e una cover di "Don't Dream It's Over" dei Crowded House in duetto "virtuale" con il leader della band australiana Neil Finn.

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