U2, una nuova versione "spaziale" di "Achtung baby"

Pubblicazione a sorpresa per gli U2. Su Apple Music e su Amazon Music è arrivata una nuova versione di "Achtung baby": il classico del 1991, che la band sta celebrando dal vivo a Las Vegas a The Sphere, è stato rimixato in audio spaziale/Dolby Atmos. Proprio ieri si deve svolgere un ascolto in anteprima a The Venetian, negli eventi collaterali della residency in Nevada: ma la nuova versione è già disponibile da ieri sulle piattaforme. Nelle note dell'evento si legge che la ristampa è stata "sviluppata nel corso di 17 mesi in 5 diversi studi in tutto il mondo" ed "è il primo grande album major degli U2 ad essere pubblicato in Dolby Atmos", con la supervisione dell'ingegnere del suono Chris Jenkins.
Come suona
La ripubblicazione di album classici in questo formato è abbastanza comune da quando Apple Music ha introdotto il formato (complice anche le maggiori royalties): ne hanno approfittato, tra gli altri, dai Pearl Jam ai Beatles, ai Rolling Stones. Gli U2 hanno pubblicato in Dolby Atmos solo il recente "Songs of surrender" e un paio di singoli, ma mai album classici.
Lo abbiamo ascoltato e suona molto bene: all'attacco di "Zoo Station", per esempio, la prima chitarra sembra arrivare da sinistra, dietro la testa dell'ascoltatore, con le percussioni e la seconda chitarra a destra. In generale, il mix è più dinamico, con una maggiore separazione degli strumenti, che rivela molti dettagli una volta sepolti nel mix: la canzone che suona più diversa è "Tryin' to throw your arms around the world", che fa emergere chitarre e basso dietro la batteria. La pubblicazione ha anche una nuova copertina animata.
La versione ambient e le altre ristampe
Sempre a sorpresa, lo scorso novembre la band aveva scelto di rendere ascoltabili in streaming un altro remix, in versione ambient: 6 brani dell'album a cui erano state tolte quasi del tutto le parti vocali, con campioni e frammenti di chitarre, piano melodie e la voce di Bono talvolta messa in loop su droni musicali: si possono ascoltare non sulle piattaforme ma solo sul sito u2spacebaby.u2.com
La band, ormai da più di 15 anni, ha intrapreso un processo di ristampe continue e multiple, con box set, vinili e versioni digitali espanse con lati b, remix e inedite.
Quella comparsa sulle piattaforme è solo l'ultima delle numerose ristampe di “Achtung baby”. Nel 2021 era uscita, solo sulle piattaforme, una "30th Anniversary Special Edition", con 22 canzoni mai pubblicate in digitale (remix, per cui la band in quel periodo aveva una particolare fascinazione, e “B-Sides And Other Stuff”):
La ristampa maggiore rimane quella per i 20 anni del 2011, di cui scrivemmo:
Agli U2 piace fare le cose in grande, si era capito. Così per ristampare “Achtung baby” sono arrivati a quota 10: c’è una versione fatta di due dischetti, ma la versione “Super deluxe” ne contiene ben dieci, sei CD e 4 DVD. La “Uber deluxe” aggiunge memorabilia vari: stampe, un libro, 7” in vinile e addirittura i famosi occhialoni da sole di Bono. E’ un album – anzi due, perché nell’operazione è compreso “Zooropa”. (…)
Gli U2 sono riusciti a stupire tutti: perché in queste ristampe ci sono molte sorprese. Hanno tenuto fede all'imperativo attuale, per cui le ristampe servono per gratificare i fan con gli oggetti fisici e la musica rara e inedita, qui presente in enormi quantità. Ci sono i dischi originali, nei primi due CD. C’è la coerenza nel ripubblicare tutta la serie infinita di remix, nonostante siano ancora insopportabili nella quasi totalità (occupano ben due cd, il 3° e il 4°). Ci sono le b-side, di sono gli inediti, e quelli sì sono interessanti, raccolti nel 5° cd (“B-sides and other stuff”)
Purtroppo non è mai stato reso disponibile in digitale il 6° CD di quella ristampa, il più interessante, ovvero “Kindergarten”: le canzoni di “Achtung baby” in demo inediti e versioni più spoglie, davvero interessanti. E parlando di demo: uno dei bootleg più noti di sempre è “Salomè” ovvero “The Achtung Baby Working Tapes” tre CD che vennero trafugati e pubblicati illegalmente ancora prima dell’uscita del disco, a dimostrare la quantità di materiale prodotto in studio per arrivare all'album finito.