
Nemmeno a farlo apposta: a poche ore dall'annuncio di Robert Fripp circa il ritorno in attività dei King Crimson e dalle fantasiose dichiarazioni di Steve Hackett riguardo ad un eventuale ripresa delle operazioni da parte dei Genesis, ecco arrivare un'altra voce - sempre da un diretto interessato - circa un ritorno in grande stile che farebbe tremare il mondo del rock dalle fondamenta. Nick Mason, nel corso di un dibattito organizzato dal Wall Street Journal sugli sviluppi dei servizi di streaming musicale, ha ammesso - incalzato da una domanda di un cronista del New Musical Express - di essere interessato ad una eventuale reunion dei Pink Floyd.
"La farei", ha assicurato il batterista: "Sono pronto a farla. Mi sono già preparato. Ho la mia batteria e una valigia appoggiata vicino alla porta di casa nell'eventualità che possa arrivare la chiamata. Ma non è che trattenga il fiato". Perché, come si può ben immaginare, la cosa è molto più facile da dirsi che a farsi: "Roger (Waters, che tra l'altra ha appena annunciato di voler lavorare ad un nuovo album di inediti, ndr) è molto contento di quello che sta facendo. E David (Gilmour, ndr) non credo abbia nessuna intenzione di avere a che fare con un'enormità del genere. Credo che, adesso, lui sia più a suo agio a lavorare per conto suo".
Di fatto, nessuna novità, quindi. Anche relativamente un'eventuale reunion estemporanea, come successe nel 2005 per il Live 8, a Londra, il mantra è rimasto lo stesso degli ultimi anni: "E' possibile, ma improbabile", ha detto Mason quasi citando l'Hackett di qualche giorno fa, "Ci vorrebbe un'occasione abbastanza valida, qualcosa - appunto - come un altro Live 8".