Credits: Alex Pennino
Paolo Zaccagnini sul “Messaggero” racconta la serata romana di Ligabue, che è stata, come prevedibile, un successo: “Luciano Ligabue, lo sapete, come tutte le persone serie ha una sola parola, a Roma ha detto che voleva godersela e, nonostante la capitale non gli abbia regalato una delle sue serate atmosfericamente migliori, ha dato il massimo, sicuramente aggiungendo il suo concerto di ieri a quelli suoi più riusciti. Usufruire di un colossale e non pacchiano palco, su cui campeggi aun tipico panorama Usa tra autostrada, montagne e cielo, un maxi-schermo sospeso, luci e amplificazione perfette e avere accanto a sé amici fidati quali il batterista Roby Pellati, il bassista Antonio Righetti, i chitarristi Federico Poggi Pollini e Mel Previte, anche sassofonista oltre che provetto bancario, e il tastierista Fabrizio Simoncioni hanno permesso a Ligabue, nel corso di quasi tre ore di spettacolo e ben 27 pezzi, di celebrare davvero dieci anni di splendida carriera in cui mai il successo gli ha obnubilato, come capita a tanti suoi colleghi, il cervello”.
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