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«PER BON, FOR REAL - Ricky Russo» la recensione di Rockol

Ricky Russo - PER BON, FOR REAL - la recensione

Recensione del 25 giu 2013

(Nativi, 190 pagine, 10 euro)

Voto 8/10

La recensione

Cos’è quella cosa che sembra un incidente stradale tra il “Giovane Holden”, “Spinal Tap” e un’autobiografia rock, scritta in “Triestin English”, che ti fa ridere e commuovere ogni due righe? Dieci secondi per rispondere e non fate i mona.

Ok, tempo scaduto. La risposta è – ovviamente – “Per bon, for real” di Ricky Russo. Magari (peccato per voi) non lo conoscete ancora, anche se lui è un dj, speaker radiofonico, volto televisivo e agitatore delle notti underground e non di Trieste, provincia e anche parecchio più fuori. Sappiate, allora, che Ricky è una delle persone più entusiaste ed entusiasmanti che vi capiterà di conoscere. Ama la musica e il suo lavoro… e proprio per questo (tra le altre cose) un bel giorno dello scorso autunno 2012 è partito per New York (el Grande Pomo) per sondare il terreno nell’ottica di un possibile trasferimento laggiù.
“Per bon, for real” è una specie di diario free style dei mesi trascorsi a NY, tra ambientamento, esperienze, tentativi, passioni, concerti pazzeschi, nuove amicizie e opportunità. Tutto scritto in maniera colloquiale (in una lingua esilarante che mischia triestino, inglese e italiano). Un libro di viaggio, di vita, di scoperta; ricco di riflessioni, le stesse di chi – come chi scrive – non è mai stato nella Big Apple e proverebbe il medesimo senso di straniamento ed esaltazione di Ricky di fronte a una città così viva.
E la musica? La musica è in ogni riga… dai Ramones al Wu-Tang Clan, passando per Jack White e i Clash, nel panorama mentale di Ricky non mancano mai copiosi riferimenti ad artisti e brani, ideale colonna sonora della sua avventura, diffusa da un iPod un po’ scassato, ma funzionale e fedelissimo.
“New York riva a trasmeter una carica pazzesca. Energia pura. Te vien da tirar fora el meio de ti steso. Sposta i tuoi limiti in avanti. Te rendi più coraggioso e determinado. A better man. I tuoi sogni sembra raggiungibili”: questo è il messaggio fondamentale di “Per bon, for real”. Oltre a quello, più sottotraccia eppure importantissimo, che “the future is unwritten” – come diceva il maestro Strummer; insomma, i sogni e i bisogni forti vanno seguiti, coccolati, nutriti… anche a costo di affrontare viaggi e prove che possono spaventare. Perché oltre l’oceano (ideale o reale che sia), facilmente si troverà quella metaforica “La Merica” che, magari, ci aiuterà a essere persone migliori e a stare meglio con noi stessi. E nel mondo.
Daghe, di brutto. Libro del cuore del 2013.
(Andrea Valentini>

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