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« LE RAGAZZE DEI CAPELLONI - Franco Brizi» la recensione di Rockol

Franco Brizi - LE RAGAZZE DEI CAPELLONI - la recensione

Recensione del 04 dic 2010

Coniglio Editore, 290 pagine, 38 euro

La recensione

Presentiamo qui alcuni libri – non necessariamente di recentissima pubblicazione – che ci paiono, per le caratteristiche o per le dimensioni o per il prezzo, particolarmente adatti come strenna: da regalare o da regalarsi.


Enzo Gentile e Fabio Schiavo: “Beatles a fumetti” (Skira, 240 pagine, 39 euro).
I Beatles sono una fonte apparentemente inesauribile di idee editoriali. In questo volume riccamente illustrato – anzi, quasi esclusivamente illustrato, se si escludono alcuni brevi testi di commento, le introduzioni dei due autori e una cronologia della carriera della band e dei suoi componenti. Qui vengono raccolte, secondo un criterio apparentemente (per quanto possibile) cronologico, riproduzioni di fumetti di cui sono protagonisti o nei quali compaiono, insieme o separati, i Beatles. Divertente da sfogliare, allegramente disordinato, è un libro non da leggere ma da sfogliare o aprire a caso di quando in quando: come strenna, interesserà più gli appassionati di fumetti che quelli dei Beatles.

Franco Brizi: “Le ragazze dei capelloni” (Coniglio Editore, 290 pagine, 38 euro). Bastano alcuni nomi dei realizzatori e dei collaboratori – Maurizio Becker, Italo Gnocchi, Christian Calabrese, Luciano Ceri, Fernando Fratarcangeli, Vito Vita – per far capire che questo volume, uscito nella collana “Zum Zum Zum” di Coniglio Editore, farà la gioia degli amanti della musica degli anni Sessanta. Il sottotitolo, “Icone femminili beat e yé-yé”, illustra efficacemente il contenuto: interviste, schede discografiche, riproduzioni di giornali d’epoca, migliaia di fotografie e di titoli di canzoni, un godimento per gli occhi e al tempo stesso un patrimonio di informazioni preziose per chi è interessato alla storia della canzone italiana: non solo quella dei nomi famosi, ma anche quella dei dimenticati e degli sconosciuti. “Un tempio elevato alla memoria di quei Sessanta la cui memoria non finisce di devastarci” scrive Giampiero Mughini concludendo la sua prefazione: e ha ragione.


Roberto Calabrò: “Eighties Colours” (Coniglio Editore, 224 pagine, 34 euro)
Un progetto coraggioso e per certi versi impopolare: raccontare con parole e immagini la scena garage, beat e psichedelica italiana negli anni Ottanta. Che, nelle sue ispirazioni revivalistiche, ha saputo anche proporre musiche interessanti e originali, rimaste purtroppo confinate all’underground ma certamente meritevoli di (ri)scoperta. La competenza pazzesca dell’autore ci accompagna in un viaggio lungo territori poco conosciuti: attraverso interviste, immagini e schede discografiche si ripercorrono i sei anni (1985/1990) del movimento neo-Sixties italiano, un periodo relativamente oscuro ma ricchissimo di energia e di entusiasmo.

Adrian Grant: “Michael Jackson – A visual documentary” (Aereostella, 230 pagine, 43 euro)
“Un documentario per immagini”, recita il sottotitolo, che si completa così: “biografia completa del re del pop”. Naturalmente la storia e la carriera di Michael Jackson sono state già raccontate mille volte: questo volume riccamente illustrato ha il pregio di sistematizzare cronologicamente il materiale, accompagnando le notizie e le informazioni con una documentazione iconografica imponente. Indispensabile per i fans, ma utile anche per chi voglia ripercorrere le tappe di una parabola durata cinquant’anni e finita tristemente.


Chris Charlesworth (a cura di): “Dylan – 100 canzoni e 100 foto” (Aereostella, 496 pagine, 39 euro)
Il titolo è esaustivo: il volume rilegge la storia del bardo di Duluth attraverso cento sue canzoni, da “Song to Woody” a “Thunder on the mountain” (di cui offre gli spartiti musicali e i testi completi) e altrettante immagini fotografiche in gran parte rare, quando non inedite, accompagnate da interventi e commenti di artisti quali Paul McCartney, Bono, Eric Clapton, Jerry Garcia, Joan Baez, George Harrison, Leon Russell (troppi per elencarli tutti) e dello stesso Dylan. Un volume da collezione, splendidamente confezionato e accuratamente compilato.

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