Maurizio Bettelli (a cura di) - LE CANZONI DI WOODY GUTHRIE - la recensione

“Questa macchina ammazza i fascisti” è la famosa scritta che campeggiava sulla chitarra di Woody Guthrie. Ma se la macchina era la chitarra, le pallottole erano le parole: ed è per i suoi testi che ancora oggi Guthrie è considerato uno dei più grandi autori americani, venerato per il suo stile e il suo impegno da generazioni di musicisti (Dylan, Springsteen, fino ai più recenti Billy Bragg e Wilco) e non.
Questo volume raccoglie, con l’approvazione della figlia Nora che firma la premessa, i testi di questo straordinario autore, non come “archeologia”, ma come “un tentativo di mantenere vive le voci di quei personaggi con la speranza che i loro racconti ci aiutino a tenere desto il nostro senso di indignazione”, spiega nell’introduzione il curatore Maurizio Bettelli (scrittore, autore di canzoni, già autore di un saggio nel 2001 su Guthrie con Alessandro Portelli).
Si parte ovviamente con “This land is your land” e si prosegue fino ai testi in parte inediti, mai musicati, alcuni dei quali ripresi e incisi anni fa da Bragg e Wilco. “Le canzoni di Woody Guthrie” è una lettura utile non solo per gli appassionati della musica americana, ma per chi vuole capire aspetti della cultura popolare degli ultimi decenni, e le origini del nostro presente.