Sainkho Namtchylak - KARMALAND - la recensione

Sainkho Namtchylak è una cantante originaria di Tuva, una repubblica della Siberia al confine tra Russia e Mongolia. Nata da una coppia di insegnanti, fin da piccola Sainkho si appassiona al canto, dovendo combattere però contro le antiche tradizioni locali che impediscono alle donne di dedicarsi a questa arte. Dopo aver approfondito i suoi studi a Mosca, torna nella sua città natale dove entra a far parte del folk ensemble di Stato chiamato Sayani. Nel 1991 Sainkho stabilisce la sua base a Vienna ed inizia la carriera solista come cantante, poetessa e “artista del tempo moderno”. Contaminando la tradizione musicale e sciamanica della sua terra con il free-jazz e sperimentazioni elettroniche, la Namtchylak da alle stampe otto album che la proiettano come figura di riferimento nella musica world.
“Karmaland” è il titolo di questo libro a lei dedicato, un volume che traccia un profilo biografico e artistico di Sainkho, raccontando la sua carriera, le sue origini, analizzando le sue canzoni ed aiutando il lettore a comprendere le sue poetiche liriche.
La pubblicazione include un CD inedito che comprende diciannove episodi, alcuni dei quali registrati dal vivo o tratti da Radio jam. “Karmaland” è introdotto da una prefazione di Enrico De Angelis e chiuso da alcune illustrazioni realizzate dalla stessa Sainkho.