Tori Amos - UNREPENTANT GERALDINES - la recensione

Tori Amos torna con "Unrepentant Geraldines", il suo quattordicesimo album realizzato in studio. Il disco, a detta della stessa artista, segna un suo ritorno all'identità originale da cantautrice pop/rock e rock alternativo. "Unrepentant Geraldines" si suddivide in due dischi: il primo contiene otto brani, mentre la tracklist del secondo si compone di sei canzoni; protagonista degli arrangiamenti dei quattordici inediti contenuti all'interno del progetto è il pianoforte.
Alle registrazioni di "Unrepentant Geraldines" non ha preso parte alcun musicista se non la sola Tori Amos, qui impegnata anche con cori, con il piano Bösendorfer, con il piano Rhodes, con il Wurlitzer, con l'organo Hammond e con i sintetizzatori. L'album è stato prodotto dalla stessa Tori Amos e mixato da Mark Hawley e Marcel van Limbeek. La cantautrice ha definito questo suo nuovo lavoro in studio come "un ritratto elogiativo del contatto con l'arte visiva": non è dunque un caso se nello scrivere "America" la Amos ha tratto ispirazione dalle fotografie di Diane Arbus, se "16 shades of blue" si ispira alla pittura di Paul Cézanne" o "Maids of elfen-mere" a "The Maids of Elfen-Mere" di Dante Rossetti (solo per fare alcuni esempi).