Jeffrey Gaines - "GALORE" - la recensione

La parata di artisti presente su questo album di Jeffrey Gaines è degna di accompagnare star assai navigate, visto che il giovane cantautore sfodera comprimari come David Sancious, Reeves Gabrels e Gail Ann Dorsey.

Segno che sul talento musicale di Gaines ci scommettono in molti, soprattutto quelli appartenenti al giro del Duca Bianco. Eppure la sua carriera, fino a questo momento, non è stata esattamente tutta rose e fiori, visto che il precedente album del nostro, che segnava il suo debutto discografico e si intitolava "Galore", risale al 1992, non proprio l’altro ieri. E d’altra parte il genere in cui a Jeffery Gaines piacerebbe spadroneggiare è quello di un rock acustico molto ben curato e melodicamente intenso: come dire, non certo il massimo della commercialità. Ragione questa per cui a lui si è interessata la Ryko Records, etichetta che già ristampa gli album di Bowie e non solo quelli (preparatevi all’arrivo di tutto Robert Wyatt, e guai a voi se ve ne perdete uno.!). "Galore" è un album che chiede attenzione per potersi rivelare appieno, e quindi riuscirà a convincervi soltanto dopo qualche ascolto. La nota dolente forse sono i testi, non particolarmente brillanti, ma si sa, per amore della musica ogni tanto ci si può anche accontentare.