Rockol30

«LE COSE CAMBIANO - Massimo Pericolo» la recensione di Rockol

Questa volta Massimo Pericolo non è quello che ci si aspetta

L'album è candidato ai Rockol Awards 2024

Recensione del 01 gen 2025 a cura di Claudio Cabona

Voto 7.5/10

La recensione

Fino al 5 gennaio, ripubblichiamo le recensioni dei dischi candidati ai Rockol Awards 2024 nella categoria "Miglior album italiano": è possibile votare qua.  
Qua invece le candidature per i migliori live.

Massimo Pericolo, da quando ha iniziato il suo percorso nella musica, non ha mai messo in una posizione comoda il suo ascoltatore. C’è chi, ancora oggi, rievoca la forza nichilista e abbagliante di "7 miliardi". Da quel sussulto incendiario, il rapper di Brebbia è inevitabilmente cambiato, lo dice anche nel titolo del suo terzo disco. Si è evoluto e invita a cercare la vera essenza di se stessi, inseguendo i propri obiettivi. Il suo viaggio nell’hip hop ha, come da tradizione, dei momenti che arrivano come schiaffi in faccia, ma in questo terzo capitolo c’è sempre più spazio anche per il racconto delle sfumature, della parte meno visibile dell’essere umano calato nella realtà di provincia, il set delle storie di Massimo Pericolo. C'è anche un gusto underground. E il tutto si intreccia con un denso e inedito lavoro sulla musica. Piaccia o meno, c’è bisogno, per la crescita del genere, di rapper che lavorino in questa direzione sonora e autorale.

Varietà sonora

L’album è una costante altalena di sensazioni e mood, tra irruenza e intimismo, tra rap ed elettronica. E questo è possibile anche grazie alla lunga schiera di producers coinvolti: Crookers, che ha lavorato sui primi due dischi del rapper di Brebbia, compare solo nella traccia “Povero stronzo”, che vanta una delle produzioni più efficaci del disco. “Con Crookers ho puntato sulla qualità, non sulla quantità”, spiega Alessandro Vanetti, questo il vero nome di Massimo Pericolo. Per il resto spazio a nomi affermati e altri meno noti: Shune, Greg Willen, NKO, 2nd Roof, Dardust, Xqz, TempoXso & Janax e Yung Purple.

È un Massimo Pericolo, in larghi tratti, inaspettato quello sputato fuori da “Le cose cambiano”. Si parte con l’epica e aggressiva “Massimo Pericolo” in cui ci sono barre corrosive di cui gli viene chiesto conto durante la presentazione stampa. “A un certo punto del brano dico che non mi vesto come una persona trans perché non uso quei vestiti per attirare l’attenzione. C’è chi lo fa pur non essendo trans. E credo sia più discriminatorio speculare su un modo di vestire, seguendo una moda per interesse e sfruttandola, piuttosto che dire ‘io non lo faccio’”, ribatte il rapper.

Una lettera dal carcere

Si prosegue con “Diluvio” con cui si prova a superare un lutto, “Moneylove” con Emis Killa che parla di un amore in provincia, una storia che annega tra i soldi, un biglietto per la libertà, ma anche una possibile schiavitù. Si continua con il rap old school di “Straniero”, brano realizzato con Tedua, e con la lettera “Ciao frate”. “Si tratta di una canzone che in qualche modo ha come riferimento ‘Stan’ di Eminem – svela Massimo Pericolo – Niko Pandetta mi scrive dal carcere e io gli rispondo. La realizzammo prima della sua incarcerazione, sapendo che sarebbe potuto accadere. E credo che, per questo motivo, ascoltandola oggi, sia ancora più significativa”. L’inizio dell’album è ottimo.

Realismo magico

“Totoro 2” è magica. Un piccolo universo di provincia, quello raccontato nel brano e in generale in questo terzo disco, in cui convivono ragazzi intrappolati tra sogni, paure e speranze, madri affaticate che aspettano il bus per andare al lavoro, tossici, supermercati, centri massaggi, amori delicati e rugginosi, e tutto è avvolto da una magia, appunto, che coincide con il disincanto e allo stesso tempo con la speranza di una svolta liberatoria. Non è un caso che il rapper di Brebbia abbia una fascinazione per gli anime giapponesi in cui spesso brutalità e incanto si abbracciano. Estremi su cui si fonda la sua poetica. “Totoro” è un film d'animazione del 1988 scritto e diretto da Hayao Miyazaki.

Si va avanti con un altro pezzo potente, “Fils de pute”, e con “Senza di me” con Baby Gang (in cui c'è un omaggio sonoro a XXXTentacion): chi si aspettava un banger rap, troverà un brano diverso, per certi aspetti più profondo. Il progetto, in questa parte, però perde un po’ di brillantezza, anche a causa delle tante, forse troppe, tracce presenti. Spunta l’elettronica più leggera di “Come aria” e poi si torna in alto con “Le cose cambiano”: canzone importante per capire il significato del disco, incentrato su un’evoluzione personale. La produzione è di Dardust e si sente.

Un lungo skit e un finale da battaglia

“17 anni” è uno skit lungo che porta l'ascoltatore dentro la vita del rapper, tra momenti spensierati e notizie di amici finiti ai domiciliari. “Di persona” è un brano cafone in cui non poteva non esserci Gué che fa da contraltare ai sentimenti di “Insieme”, una canzone d’amore. Il cerchio si chiude con “Ancora qua”, pezzo sull’amicizia, sul miglioramento di se stessi e sull’importanza del vivere in una realtà più semplice e umana, e poi si arriva a “Non parlarmi”. Una traccia che è un pugno nello stomaco tra rivendicazione, sferzate contro la società dell’apparenza e il perbenismo, e ferite interiori. In quel “se ti offende ciò che ho detto puoi sempre non ascoltarmi”, rappato a denti stretti, sembra esserci la risposta a chi invoca la censura per il rap.

Tracklist

01. Massimo Pericolo (Intro) (03:10)
02. Diluvio (feat. Fight Pausa) (03:12)
03. Moneylove (feat. Emis Killa) (02:52)
04. Straniero (feat. Tedua) (02:56)
05. Totoro 2 (03:08)
06. Ciao Frate (02:21)
07. Fils De Pute (feat. Speranza & Rafilù) (03:25)
08. Senza Di Me (feat. Baby Gang) (02:30)
09. Come Aria (03:15)
10. Le Cose Cambiano (Lcc) (02:54)
11. 17 anni - skit (05:55)
12. Di Persona (feat. Guè) (02:33)
13. Povero Stronzo (03:12)
14. Insieme (02:35)
15. Ancora Qua (02:48)
16. Non Parlarmi (Outro) (03:31)

Prossimi articoli

© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Policy uso immagini

Rockol

  • Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali (“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
  • Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri contenuti informativi.
  • Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate e, in generale, quelle libere da diritti.
  • Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da fotografi dei quali viene riportato il copyright.
  • È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della pubblicazione, ignoto.

Segnalazioni

Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata rimozione.