
David Bowie a sorpresa: è successo mercoledì scorso all’Hollywood Athletic Club di Los Angeles, dove l’artista si è esibito per una ristretta cerchia di star che annoverava, tra gli altri, il regista David Lynch e il leader dei Red Hot Chili Peppers Anthony Kiedis. Alle 21.30, calate le luci, Bowie ha iniziato il suo show con una versione acustica del suo classico "Quicksand", mentre a poco a poco arrivavano sul palco gli altri musicisti, vale a dire Reeves Gabrels alla chitarra, Gail Ann Dorsey al basso, Zachary Alford alla batteria e Mike Garson alle tastiere. Dopo aver chiuso il brano il gruppo al completo è partito con una assordante versione di "Waiting for my man" dei Velvet Underground, facendo decollare in pieno la serata. Bowie, sorridente e in grandissima forma, appariva veramente in una serata di grazia in cui sembrava nuovamente innamorato di tutto il suo repertorio, compreso quello meno recente rappresentato da brani come "Fashion", "Jean Genie", "Panic in Detroit", "Look back in anger" e da una struggente "Under pressure", con Gail Ann Dorsey nel ruolo che fu di Freddie Mercury. Tra i nuovi brani è stato invece possibile ascoltare "Hallo spaceboy" e "Hearts filthy lesson" da "Outside" e "Little wonder", "I'm afraid of Americans" "Looking for satellites" e "Dead man walking" dal più recente "Earthling". A chiudere il concerto di due ore ci ha poi pensato un altro grande classico, "All the young dudes", che ha confermato ai presenti (e anche agli assenti) che il ruolo di Bowie sulla attuale scena musica è ancora di prima grandezza.
La fotografia dell'articolo è pubblicata non integralmente. Link all'immagine originale