
Duffy, secondo alcuni “la nuova Amy Winehouse” (nonostante la “vecchia” abbia solamente 24 anni), rimane per la terza volta al primo posto della classifica britannica dei singoli con “Mercy” e tiene a bada la concorrenza del brano dance “What’s it gonna be” dei DJ H Two O con i Platnum, trio di Manchester. Dopo “What’s it gonna be”, numero 2 in una chart poco variata, c’è “Rockstar” dei Nickelback. In quarta posizione ritroviamo il DJ svedese Basshunter con “Now you’re gone” e, in quinta, stabile, “Wow” di Kylie Minogue. Nessuna new entry in tutta la Top 30. Decisamente più interessante la settimana per quanto riguarda gli album. Se la Winehouse può poco tra i singoli, la sua potenza di fuoco, indubbiamente coadiuvata dalle affermazioni ai premi Grammy e dai continui articoli sui tabloid, si manifesta con il primo posto ottenuto da “Back to black-The deluxe edition”, terzo la scorsa settimana e presente da sedici tornate. E non è finita: “Back to black” (in edizione “semplice”) è trentesimo dopo ben 68 settimane. In seconda posizione debutta “Seventh tree” dei Goldfrapp, mentre dopo 56 settimane “Life in cartoon motion” di Mika sa ancora vendere alla grande e passa dal quinto al terzo gradino. Forte accelerazione per “Call me irresponsible-Special edition” di Michael Bublé, che si innalza dal numero 14 al quattro. La Top 5 è completata da “19” di Adele. Una sola nuova entrata nella parte bassa della Top 10: è, all’8, “From Donny with love” di Donny Osmond degli Osmonds. Donny è statunitense dello Utah ma un recente programma della BBC ha dimostrato che la sua famiglia ha lontane origini gallesi. “Join with us” dei Feeling, primo la scorsa settimana, in questa precipita al numero undici. “Vivere-The best of” di Andrea Bocelli passa dal numero 21 al tredici. Un incubo, almeno per ora, il piazzamento di “Discipline”, il nuovo album di Janet Jackson: il lavoro entra al numero sessantatre.
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