Inizierà il prossimo 7 dicembre il tour dei nuovi Culture Club. Il gruppo che fu di Boy George ha deciso di farsi chiamare Culture Club Reborn, rimpiazzando il carismatico Boy con lo sconosciuto ventinovenne Sam Butcher. Qualche giorno fa Boy ha commentato acidamente la mossa dei suoi ex soci. Il cantante, 45 anni, ha affermato che ha fatto di tutto per farsi piacere Butcher ma di non esserci riuscito. "Quel tipo lì", ha riferito dopo aver guardato il video su MySpace, "è terribile, anzi spaventoso. E poi quelle sono le mie canzoni, sono il mio cuore, sono la mia vita". La palla passa ora all'altra squadra. "Noi non abbiamo mai detto nulla su George, perché George è sempre stato George", ha affermato Jon Moss, il batterista originale della formazione. Moss, il quale ai tempi dei maggiori successi del gruppo britannico ebbe una relazione sentimentale col cantante, ha poi detto: "Ma adesso si è spinto troppo oltre". Il bassista Mikey Craig, riferendosi ai recenti Q Awards, ai quali Boy George si è presentato da solo e si è portato a casa un premio per la canzone "Karma chameleon" nonostante il brano fosse stato composto da tutto il gruppo, ha affermato: "Ai premi di Q avremmo dovuto esserci anche noi. Quella canzone non l'ha scritta lui da solo, l'abbiamo composta tutti insieme". Moss ha poi riferito che all'inizio Boy George avrebbe voluto farsi chiamare Papa George, mentre i Culture Club, secondo il cantante, sarebbero dovuti essere i Caravan Club. "C'è una sola persona alla quale George vuole bene, ed è George", ha detto Moss. "Lui è come una ex moglie da incubo. Questo tipo è da anni che è scortese con me, adesso sono stufo".
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