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Addio a John Lodge, cantante e bassista dei Moody Blues

Il musicista si è spento a 82 anni
Addio a John Lodge, cantante e bassista dei Moody Blues

La famiglia di John Lodge ha annunciato la scomparsa del bassista, cantante e chitarrista dei Moody Blues, morto all'età di 82 anni. Originario di Birmingham, ha suonato in alcune delle canzoni più note del gruppo, come "Nights in white satin", "Question" e "Isn't life strange".

"È con profonda tristezza che dobbiamo annunciare che John Lodge, il nostro caro marito, padre, nonno, suocero e fratello, ci è stato improvvisamente e inaspettatamente portato via" scrive la famiglia. "Come sa chiunque abbia conosciuto quest'uomo dal cuore grande, per lui la cosa più importante era il suo duraturo amore per la moglie Kirsten e per la sua famiglia, seguito dalla sua passione per la musica e dalla sua fede. John se n'è andato serenamente circondato dai suoi cari e dalle note degli Everly Brothers e di Buddy Holly. Ci mancheranno per sempre il suo amore, il suo sorriso, la sua gentilezza e il suo supporto assoluto e infinito. Siamo addolorati, ma andremo avanti verso la pace, circondati dall'amore che Lui ha avuto per ognuno di noi. Come diceva sempre John alla fine dello spettacolo, grazie per aver mantenuto la fede".

Lodge ha collaborato con alcuni dei lavori più noti della band, tra cui lo psichedelico "Days of future passed" del 1967, considerato uno dei primi concept album del rock, e il suo seguito, "In search of the lost chord" del 1968, in cui la band si spinse ulteriormente verso la sperimentazione. Tra il 1969 e il 1972 partecipò anche agli album "On the threshold of a dream", "To our children's children's children", "A question of balance", "Every good boy deserves favour" e "Seventh sojourn", con cui la band abbracciò pienamente il prog rock.

 

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