Matia Bazar, Cassano contro Antonella Ruggiero: “Irriconoscente”

Volano gli stracci tra gli ex componenti dei Matia Bazar, storica band pop-rock arrivata anche al successo internazionale, tra le più importanti dagli anni ’70 in poi. Piero Cassano, musicista, autore e compositore, noto per essere stato membro centrale e fondatore della formazione genovese, ha risposto con una lettera pubblicata sui social ad alcune dichiarazioni dell’ex voce e componente Antonella Ruggiero, anche lei ha fatto la storia del gruppo, intervistata dal Corriere della Sera. Questo il testo della lettera di Cassano:
Gentilissima Sig.ra Antonella Ruggiero,
ho purtroppo letto le tue dichiarazioni pubblicate ieri, 8/8/2025, dal Corriere della Sera in merito alla tua intervista. Come vedi, ho virgolettato il purtroppo, perché certe tue dichiarazioni – te lo dico senza mezzi termini – non ti fanno onore. Anzi, senza mezzi termini, hanno fatto venir fuori la persona che, seppur bravissima nel cantare, non racconta molte verità, se le gira e le racconta alla sua maniera. Irriconoscente nei confronti di un grande passato di gruppo, ma soprattutto priva di totale rispetto nei confronti di GIANCARLO GOLZI e ALDO STELLITA (si chiamano così le persone morte, tuoi ex compagni Matia Bazar, che non hai avuto minimamente il coraggio di nominare). E ti dimentichi sempre di CARLO MARRALE, del sottoscritto PIERO, poi di MAURO SABBIONE e SERGIO COSSU.
Ricordati, Antonella, non dimenticarlo mai, che se sei la grandissima Antonella Ruggiero, l'artista stratosferica di oggi, lo devi sicuramente alla tua voce, ma anche a tutti noi indistintamente. Carlo Marrale, più di me, ha scritto per te e per il gruppo canzoni uniche, meravigliose, che rimarranno storia nei tempi dei tempi, quelle che ti hanno dato la prima vera notorietà. Canzoni, tra l'altro, che nei tuoi concerti canti ancora. Imperdonabile, alla domanda se ti eri mai più sentita col resto della band, la tua insensibile risposta: ci siamo rivisti ai funerali di due di loro. Due di loro? E i nomi? INACCETTABILE! Avevo da subito capito che, seppur brava, avevi un carattere poco sensibile. Capisco lo sforzo che fai con te stessa per apparire al pubblico una persona normale... perché ti senti diva, un essere superiore. Ma solo perché hai una bella voce?
Abbi rispetto di tutti, Antonella, a cominciare da te stessa, e non raccontare cose non vere. A me ti presentò tale Eros, il tuo ragazzo di allora, e non la PFM, e ti feci fare consenzienti Aldo, Carlo e Pucci Cochis, batterista di noi allora J.E.T., i cori nel nostro disco Fede Speranza Carità. Fu da lì che poi iniziò il tutto. Come pure dimentichi il mese passato da noi due soli nelle sale prova Fratelli Gaggero a Genova, quando scrissi per te nota dopo nota Cavallo Bianco.