C’è un po’ dei Radiohead nel nuovo album di Tyler, the Creator

Che ci fa Johnny Greenwood nel nuovo disco di uno dei rapper più in forma della scena rap statunitense di questi anni? Tyler, the Creator ha campionato un brano del chitarrista dei Radiohead in uno dei brani contenuti in “Don’t tap the glass”, il suo ultimo album, arrivato a distanza di appena nove mesi dal precedente “Chromakopia”, il con il quale Tyler Gregory Okonma - questo il vero nome dell’artista, classe 1991 - si è consacrato come uno dei grandi protagonisti del rap a stelle e strisce. Il brano in questione si intitola “Roked”: Greenwood lo registrò nel 2015 insieme al musicista israeliano Shye Ben Tzur e all’ensemble indiano The Rajasthan Express.
“Roked”, un brano in cui influenze indiane incontrano una base dance e ritmiche quasi hip hop («Questo album non è fatto per stare fermi, ma per ballare, guidare, correre e fare qualsiasi tipo di movimento consigliato per comprenderne lo spirito. Solo a tutto volume»), faceva parte di un intero disco inciso dal chitarrista dei Radiohead insieme all’artista israeliano e al gruppo indiano, “Junun”, da lui prodotto e mixato da Nigel Godrich, già collaboratore di fiducia della band di “Creep”. Le registrazioni di quell’album, che si svolsero nella suggestiva località di Mehrangarh, nella regione indiana del Rajasthan, furono anche oggetto di riprese e dal materiale fu tratto un documentario diretto da Paul Thomas Anderson, uscito in concomitanza della pubblicazione dell’album. Tyler, the Creator ha campionato “Roked” alla fine di “Big Poe”, la traccia che apre “Don’t tap the glass”, annunciato a sorpresa due giorni fa e uscito oggi sulle piattaforme di streaming. La traccia vanta la presenza di Pharrell Williams, da sempre un faro per Tyler, the Creator.
Quello del brano di Greenwood, Shye Ben Tzur e dei Rajasthan Express non è l’unico campionamento presente nelle dieci tracce di “Don’t tap the glass”. La stessa “Big Poe” presenta un campionamento, oltre che di “Roked”, anche di “Pass the Courvoisier part II” di Busta Rhymes con lo stesso Pharrell e Diddy. Sui social qualcuno già punta il dito contro Tyler, the Creator per aver in qualche modo omaggiato il rapper, produttore e imprenditore finito al centro di una tempesta mediatica negli Usa con l’accusa di aver gestito un’organizzazione criminale di vasta portata volta a soddisfare il suo bisogno di “gratificazione sessuale”, salvo essere giudicato come non colpevole per i due capi d'imputazione di traffico sessuale e per quello di associazione a delinquere. "I'll take care of you” include un sample di "Knuck if you buck" di Crime Mob.
Le scelte di Tyler, the Creator quanto a sampling non sono mai scontate. Tra i campionamenti presenti nelle tracce di “Chromakopia”, che era una vera e propria opera a metà tra hip hop e jazz, c’erano pezzi di Barry White e James Brown. Della voce di “You’re the first, the last, my everything” Tyler riprendeva “Vivrant thing”, brano che Barry White compose insieme a Kamaal Fareed e che fu portato al successo da Q-Tip, omaggiato in “Darling, I”. Di James Brown recuperava invece “Get up offa that thing”, brano che Mr, Dynamite portò al successo nel 1976, campionato in “Sticky”.