"Asking for a friend": ecco il nuovo singolo dei Foo Fighters

Non sono stati anni facili gli ultimi dei Foo Fighters, e quello che prende corpo è un ritorno in mezzo a molti ritorni. Dopo la morte di Taylor Hawkins, dopo le polemiche sulla vita privata di Dave Grooh, dopo il licenziamento di Josh Freese e lo scambio di batterista con i Nine Inch Nails, è appena uscito "Asking for a friend", il nuovo singolo. Arriva dopo "Today's song", pubblicata lo scorso luglio e dopo un EP dal vivo su Bandcamp che ha documentato i recenti concerti. Ma questa canzone è il loro ritorno discografico ufficiale a distanza di due anni dall'ultimo album "But here we are" del 2023 e lascia intuire che ora si fa sul serio. Spiega Grohl che ci sono "Tante canzoni in arrivo"
La canzone è un mid tempo che parte con un arpeggio di chitarra, per poi riempirsi cosi un suono quasi metal classico, un accellerazione e un efficace assolo nella seconda parte del brano. "Save your promises until we meet again/What is real, I'm asking for a friend. Or is this the end", si chiede ripetutamente Grohl nella parte centrale del pezzo. Un buon pezzo, molto classico nell'impostazione. Spiega Grohl:
“Asking for a Friend” è una canzone per coloro che hanno aspettato pazientemente al freddo, affidandosi alla speranza e alla fede affinché il loro orizzonte appaia. Cercando una “prova” mentre si resta aggrappati a un desiderio, fino a quando il sole non torna a splendere.
Lo si può ascoltare anche qua:
Assieme alla canzone c'è l'annuncio di un tour negli stadi, assieme a Queens of the Stone Age, Mannequin Pussy & Gouge Away. Il "Take cover tour" si snoderà tra Canada e America, tra a Agosto e Settembre. Niente Europa e niente Italia, quindi.
Questo il racconto di Grohl
Dal nostro ritorno sul palco a San Luis Obispo cinque settimane fa, ci è stato ricordato perché amiamo e saremo sempre devoti al progetto dei Foo Fighters. Dal riunirci come band e guardare una lista di trent’anni di canzoni da rispolverare, al reinventare le versioni dei brani con l’incredibile benedizione dell’unico e solo Ilan Rubin alla batteria, al riconnetterci con i nostri fantastici fan e travolgerli con tutto ciò che abbiamo (indipendentemente da quanto sia grande il locale), perché non saremmo qui senza di loro, abbiamo il nucleo più solido che si possa avere.
E il sole sta finalmente sorgendo all'orizzonte.
Quale modo migliore per condividere il panorama se non con gli amici più cari?
Nel 1992 ho visto per la prima volta i leggendari Kyuss esibirsi all’Off Ramp di Seattle e ho conosciuto il signor Josh Homme. La band era amica di un mio amico, e in poco tempo il loro album Blues for the Red Sun divenne la colonna sonora di quell’estate.
33 anni dopo, e con tanti chilometri alle spalle, ho condiviso alcuni dei momenti musicali più gratificanti della mia vita con il mio caro amico Josh. Un legame così forte che va ben oltre il suono che abbiamo creato insieme.
È quindi con grande felicità che possiamo condividere questo nuovo capitolo insieme alla sua potentissima band, i Queens of the Stone Age.
Mettetevi al riparo.