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2005-2015: l'egemonia del pop e dei suoi eroi

I successi di Antonacci, Jova, Liga, Ferro e le star dei talent. In Uk, intanto, Sheeran e Adele...
2005-2015: l'egemonia del pop e dei suoi eroi

L’album più venduto in Italia del 2005? “Convivendo parte 2” di Biagio Antonacci, trascinato da singoli come “Sappi amore mio” e “Pazzo di lei”. Nel 2005 il cantautore di Rozzano era il volto e l’emblema del pop italiano che piaceva alle radio e che riempiva le arene, il modello di riferimento al quale chiunque ambisse ad avere un successo mainstream doveva necessariamente guardare: “Vorrei cantare come Biagio”, cantava Simone Cristicchi in uno dei tormentoni di quella stagione. Al secondo posto “It’s time” di Michael Bublè, al terzo “Calma apparente” di Eros Ramazzotti. In top 20 tanti altri lavori di protagonisti del pop-rock italiano come Ligabue (“Nome e cognome”, quinto posto), Max Pezzali (la raccolta “Tutto max”, al nono posto), i Negramaro (“Mentre tutto scorre”, al dodicesimo posto dopo l’omonima hit e il tormentone “Estate”), Laura Pausini (“Resta in ascolto”, al quattordicesimo posto), Jovanotti (“Buon sangue”, al quindicesimo posto) e naturalmente Vasco Rossi (“Buoni o cattivi”, uscito l’anno precedente, al diciottesimo posto).

Dieci anni dopo, nel 2015, la situazione sarebbe stata ancora simile, ma quel pop-rock italiano che tanto era stato in voga nel decennio 2005-2015 avrebbe cominciato a manifestare i primi segni di cedimento, con i protagonisti del circuito rap e dell’indie pronti a sparigliare le carte sul tavolo della discografia italiana (nel 2013 Salmo si era portato avanti conquistando con "Midnite" il primo posto della classifica Fimi: un fatto storico): primo Jovanotti con “Lorenzo 2015 cc”, secondo Tiziano Ferro con “TZN - The best of”, terzi i The Kolors con “Out”, ennesima rivelazione di quella straordinaria fucina di fenomeni discografici di “Amici” di Maria De Filippi, che prima della band capitanata da Stash a partire dal 2008 aveva catapultato in classifica Marco Carta, Alessandra Amoroso, Valerio Scanu, Emma Marrone, Annalisa, tutti protagonisti in un modo o nell’altro del pop italiano a cavallo tra gli Anni Duemila e Duemiladieci. Per la cronaca: X Factor nel 2009 aveva lanciato Giusy Ferreri, per un paio di stagioni regina delle classifiche grazie a una hit come "Non ti scordar mai di me" da oltre 300 mila copie vendute (pari a un Disco di diamante) e a un album come "Gaetana" (dentro c'era "Novembre", 6 Dischi di platino pari a 160 mila copie vendute). Dopo di lei toccherà a NoemiMarco Mengoni.

È interessante confrontare tra loro le classifiche di fine anno dei due anni che aprono e chiudono il decennio 2005-2015, perché fotografano tutti i cambiamenti del panorama musicale italiano e rivelano quanto, e come, sia cambiata la scena nel corso di un decennio considerato come il più turbolento e trasformativo della storia recente della musica e della discografia, segnato dal tramonto del mercato fisico e dall’alba dello streaming.

E all’estero? Negli Usa alla fine del 2005 l’album più venduto dell’anno risultò essere “The massacre” di 50 Cent, seguito da “Encore” di Eminem e da “American Idiot” dei Green Day. Nel 2015 di 50 Cent in classifica si sarebbero perse tutte le tracce: al primo posto sarebbe balzata Taylor Swift con “1989”, seguita da Ed Sheeran con “X” e da Sam Smith con “In the lonely hour”. Nel Regno Unito, invece, l’album più venduto del 2005 fu “Back to bedlam” di James Blunt. Medaglia d’argento per “X&Y” dei Coldplay, di bronzo per “Intensive care” di Robbie Williams. Il 2015 sarebbe stato invece l’anno della consacrazione di Adele con “25”. Al secondo posto “X” di Ed Sheeran e al terzo “In the lonely hour” di Sam Smith. In mezzo, l'esplosione di fenomeni come Kanye West (ai Grammy nel 2005 gli attribuiscono dieci nomination per "The College Dropout", uscito l'anno precedente, ma solo nel 2006 con "Late registration" vincerà l'Oscar della musica come "Miglior album rap"), Amy Winehouse (il suo anno d'oro è il 2007, quello di "Back to black") Lady Gaga (nel 2008 spedisce nei negozi l'album d'esordio "The Fame", quello di "Poker face", seguito nel 2009 da "The fame monster" e nel 2011 da "Born this way"), Katy Perry (si fa conoscere con "One of the boys", nel 2008, l'anno di "I kissed a girl" e "Hot'n'cold", ma è nel 2010 che eguaglia con "Teenage dream" i record di Michael Jackson nelle classifiche americane), Rihanna (che proprio nel 2005 fa il suo esordio con "Music of the sun", l'album di "Pon de Replay"), Beyoncè (nel 2003 si era svincolata dalle Destiny's Child, ma nel 2006 fa il botto con "B'Day", prima di consacrarsi nel 2008 con "I Am... Sasha Fierce", l'album di "If I were a boy", "Single ladies", "Halo"). 
Mica male come decennio, in fondo. 

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