Addio a Roy Thomas Baker, produsse anche "Bohemian Rhapsody"

È venuto a mancare, all'età di 78 anni, il produttore londinese Roy Thomas Baker. Secondo un comunicato stampa diffuso dal suo addetto stampa e ripreso dalle testate internazionali, Baker è morto il 12 aprile 2025 nella sua casa a Lake Havasu City, in Arizona, e che la notizia "è stata appena resa pubblica dalla famiglia. La causa della morte non è stata ancora stabilita".
Roy Thomas Baker è noto soprattutto per essere stato il produttore dell’iconico album dei Queen "A night at the opera" del 1975, che include il celebre singolo "Bohemian Rhapsody", per il debutto eponimo dei Cars del 1978 e per i primi due album dei Journey con Steve Perry: "Infinity" (1978) e "Evolution" (1979).
Nato a Hampstead, Londra, Baker iniziò la sua carriera musicale nei Decca Studios della capitale britannica all’età di 14 anni. In breve tempo divenne tecnico del suono presso i Trident Studios, lavorando con produttori del calibro di Gus Dudgeon e Tony Visconti. Durante quel periodo, lavorò come ingegnere del suono su dischi di artisti come Dr. John, Yes, David Bowie, Rolling Stones, Who, Dusty Springfield e molti altri. Tra i suoi primi grandi successi come tecnico del suono si ricordano "All right now" dei Free (1970) e "Bang a gong (Get it on)" dei T. Rex (1972).
Nel 1973 Roy Thomas Baker iniziò la sua collaborazione con i Queen, producendo gran parte del loro album di debutto eponimo. Nei successivi anni, lavorò anche ai loro dischi "Queen II" (1974), "Sheer heart attack" (1974), "A night at the opera" (1975) e "Jazz" (1978). Il batterista della band un tempo capitanata da Freddie Mercury, Roger Taylor, ha ricordato che Baker "portava una certa dose di disciplina, molto cinismo e una passione per i dolci ricchi e calorici... Era molto disciplinato e molto severo all’inizio... doveva sempre venir fuori la versione giusta. La take doveva essere perfetta".
Alla fine degli anni ’70, Baker aveva accumulato crediti di produzione su alcuni degli album più popolari dell’epoca, inclusi due dischi dei Journey, i primi due album dei Cars (oltre ad altri due negli anni ’80) e "Head games" dei Foreigner.
"Roy è stato uno degli elementi fondamentali che hanno reso i Cars ciò che sono diventati", ha dichiarato il chitarrista Elliot Easton: "Non si accaniva sulle cose né le prendeva troppo sul serio. Era divertente lavorare con lui, un tipo allegro con un umorismo molto alla Monty Python".
Negli anni ’80 Roy Thomas Baker continuò a lavorare intensamente, producendo dischi per Alice Cooper (2Flush the fashion"), Cheap Trick ("One on one"), Mötley Crüe ("Too fast for love") e Ozzy Osbourne ("No rest for the wicked"). Sempre in quel decennio, fu promosso al reparto A&R della Elektra Records, dove contribuì alla firma di artisti come Metallica, Simply Red e 10,000 Maniacs. Nel corso degli anni successivi, Baker produsse anche album per band come Darkness, Smashing Pumpkins e altri. Il suo ultimo credito come produttore risale al 2014, con l’album "Heaven & earth" degli Yes.