Mina, buon compleanno (e un ricordo personale)
Già da ieri, e ancora di più oggi, i giornali erano e saranno pieni di articoli dedicati agli 85 fantastici anni di Mina, Nostra Signora della Canzone. Difficile trovare qualcosa di nuovo e originale da scrivere per celebrare Mina. E allora faccio ricorso a un mio ricordo personale, che avevo affidato tempo fa alle pagine della rivista del Mina Fan Club e oggi - per gentile concessione di Loris Biazzetti - ripropongo qui, come fosse un biglietto d'auguri e di ringraziamenti alla festeggiata.
Non posso dire l’anno preciso, ma vi assicuro che ormai il fatto è caduto in prescrizione, quindi mi sento autorizzato a raccontarvelo sperando che capiate che, se rompo un patto di discrezione che ho fatto con me stesso, non è per vanagloria - ma per farvi capire con un solo esempio che persone sono Mina e Massimiliano Pani.
Insomma, un giorno Max mi telefona - erano già parecchi anni che avevo l’onore e l’onere di scrivere i comunicati stampa per i nuovi dischi di Mina, senza naturalmente averla mai incontrata di persona - e mi dice che gli farebbe piacere se andassi a Lugano per vedere gli studi nuovi della PDU. Accettai volentieri, e portai con me anche mia moglie - che allora non era ancora mia moglie, ma la mia fidanzata. L’idea (la mia idea) era che da quella visita sarebbe stato originato un articolo per Rockol; quindi passai da Varese a prendere la mia futura moglie e insieme arrivammo a Lugano in auto. A Nathalie, in realtà, di visitare uno studio di registrazione non importava granché, ma l’idea di una gita al lago non le dispiaceva, e poi era abbastanza curiosa di conoscere questo Massimiliano di cui io le dicevo sempre un gran bene.
Eravamo ai primi convenevoli, quando la faccenda prese una piega del tutto diversa, e sorprendente (per noi; non per Massimiliano, che aveva architettato tutto). Infatti dopo pochi minuti Max ci disse, con tono assolutamente casuale, che voleva farci conoscere una persona. Credevo che intendesse presentarmi uno dei tecnici dello studio, e invece ci fece entrare in un ufficio dove c’era LEI. Naturalmente la mia salivazione si azzerò all’istante, e riuscii solo a balbettare qualche parola. Mina fu gentile con me, ma dedicò la sua attenzione soprattutto a Nathalie, esordendo con un complimento (“sei molto bella”) e cominciando amabilmente a chiacchierare con lei, mentre Massimiliano mi faceva visitare lo studio.
Il tutto sarà durato un quarto d’ora, venti minuti, ma come potete immaginare quell’incontro “casuale” - un regalo enorme che Max volle farmi, e che ho considerato fino ad oggi come un episodio intimo e privato, del quale ancora di quando in quando mia moglie ed io rievochiamo il ricordo - è stato uno dei momenti più gratificanti della mia attività nel mondo della musica. Per il quale sono e sarò sempre grato a quelle belle e generose persone che sono Mina e Massimiliano.