Come The Edge facendo la cosa sbagliata scrisse "The fly"
Il successo degli U2 è legato, tra le altre cose, anche alla voglia di sperimentare e di esplorare nuove strade che ha sempre animato il gruppo dublinese. Di recente, ospite al podcast Sodajerker, il chitarrista della band irlandese The Edge ha parlato dell'importanza della sperimentazione musicale.
Questo il pensiero del 63enne musicista: "Penso che per trovare suoni davvero interessanti, sia importante trovare modi per abusare della tecnologia. Non penso mai di usare degli effetti, capite cosa intendo dire? Per me, è come se volessi creare un suono stupefacente e gli effetti ne sono parte. Questo suono ispirerà una canzone? Questo suono ha un'utilità per me negli U2? E a volte l'uso non ortodosso del pedale può farlo".
The Edge ha poi continuato spiegando come questo approccio sia stato utilizzato con successo in uno dei brani più importanti dell'album “Achtung Baby” (leggi qui la recensione) uscito nel 1991. "Stavo lavorando sui suoni per “The Fly” e avevo questo Korg Echo. Lo guardo e penso: 'Cosa non ho ancora provato con questo?' Mi sono detto: 'Beh, non ho provato ad armeggiare con i pulsanti di attenuazione perché è una cosa tecnica per gli ingegneri dello studio, ma sto andando direttamente in un amplificatore. Quindi cosa succederebbe se lo usassi in un modo per cui non è stato progettato?".
Il risultato è stato un "suono incredibile" che è diventato il fulcro distintivo della chitarra di "The Fly". Il brano venne pubblicato come primo singolo dell'album, raggiunse la prima posizione nella classifica Billboard Alternative e da allora è rimasto un punto fermo delle scalette in concerto della band. "Il suono della chitarra di “The Fly” è nato fondamentalmente dal dire, 'Fanculo, voglio vedere cosa succede se faccio la cosa completamente sbagliata'. Quindi sì, penso che la sperimentazione sia una parte importante del mio approccio allo strumento".