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Paul Simon non canterà mai più “You Can Call Me Al”

Il musicista newyorkese ha problemi all'udito ed è costretto a rivedere le sue scalette dal vivo
Paul Simon non canterà mai più “You Can Call Me Al”

L'83enne Paul Simon non suonerà più uno dei suoi più grandi successi, “You Can Call Me Al”, una decisione che ha dovuto prendere suo malgrado poiché la perdita dell'udito non glielo può più permettere. Simon fa fatica a sentirsi quando canta e questa condizione lo ha costretto a ritirarsi dai tour, continuando ad esibirsi solamente in concerti occasionali.



Durante una intervista con CBS Mornings, il musicista statunitense ha spiegato come gestisce la sua disabilità – che lo ha costretto a non poter più andare in tour e ad esibirsi dal vivo solo occasionalmente - e perché non riesce più a suonare “You Can Call Me Al” . "Nell'orecchio sinistro mi è rimasto circa il 6%", ha spiegato Paul Simon, sottolineando come deve usare più monitor durante le esibizioni. "Quando l'equilibrio è giusto, riesco a sentire bene".

Questa nuova condizione di salute ha anche influenzato la scelta delle canzoni che può proporre dal vivo. "Sto prendendo in esame il mio repertorio e riducendo molte delle scelte che faccio alle versioni acustiche. È tutto molto più tranquillo. Non c'è “You Can Call Me Al”. Quella è andata. Non posso farla".

Paul Simon ha definito la sua condizione "incredibilmente frustrante", ma ha ritrovato un briciolo di speranza grazie alle ricerche condotte presso la Stanford University, in California. Lì, un team di scienziati sta lavorando per invertire gli effetti della perdita dell'udito e i loro progressi paiono essere sostanziali. In uno dei loro esperimenti gli scienziati sono riusciti a ripristinare l'udito in un pesce zebra che era sordo. In un'altro, a rigenerare le cellule ciliate nei topi. Questi animali hanno entrambi strutture dell'orecchio interno simili a quelle degli esseri umani. Simon ha ammesso che questi progressi "mi danno la speranza che ci sia un miglioramento significativo all'orizzonte".


Simon, il cui album più recente è “Seven Psalms” ( leggi qui la recensione ), uscito nella primavera del 2023, non si è ritirato dalla attività artistica e chiude dicendo: "Non credo che la creatività si fermi con la disabilità. Finora, non ho sperimentato nulla del genere. E mi auguro di non sperimentarlo".
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