Marilyn Manson, Negramaro e Geolier: i dischi della settimana
Dal ritorno alla musica di Marilyn Manson dopo la tempesta mediatica nella quale la rockstar si è ritrovata coinvolta in seguito alle accuse di violenza e abusi mosse nei suoi confronti da diverse donne all'album di duetti dei Negramaro, passando per la consacrazione di Geolier e il nuovo disco di Michael Kiwanuka. Ecco le uscite discografiche più attese di questa settimana.
Marilyn Manson - "One assassination under God – Chapter 1"
Il fatto che accanto al titolo ci sia la specifica "Chapter 1", "Capitolo 1", sta a significare che a breve uscirà anche il secondo volume. Del resto in questi quattro anni trascorsi dall'uscita di "We are chaos", l'ultimo album della rockstar, Marilyn Manson di materiale deve averne accumulato parecchio, mentre la sua vita e la sua carriera venivano travolte dalle accuse di violenza e abusi mosse nei suoi confronti da diverse donne. Il disco è stato anticipato dai singoli "As sick as the secrets within", "Raise the red flag" e "Sacrilegious". L'11 febbraio 2025 la tournée mondiale farà tappa in Italia, all'Alcatraz di Milano: i biglietti sono andati sold out in 24 ore, lo scorso agosto.
Negramaro - "Free love"
Archiviata la deludente partecipazione all'ultimo Festival di Sanremo, dove sono tornati in gara a distanza di diciannove anni dalla prima volta con "Mentre tutto scorre" (all'epoca erano tra le "Nuove proposte"), con "Ricominciamo tutto" si sono classificati solamente diciannovesimi su trenta partecipanti, i Negramaro sbarcano sul mercato con un nuovo album. "Free love" arriva a quattro anni dal precedente "Contatto" e conterrà dodici brani, tra cui i singoli "Marziani" e "Luna piena". Tanti gli ospiti: si va da Aiello a Elisa, da Fabri Fibra a Jovanotti, dai Kaleo a Malika Ayane, passando per Niccolò Fabi e Tiziano Ferro.
Geolier - "Dio lo sa - Atto 2"
A chiusura di un anno importante, Geolier è pronto a tornare il 22 novembre con il secondo capitolo del suo ultimo album da record, già certificato triplo Platino “Dio lo sa - Atto II”. Un progetto di cui non si conoscono ancora i dettagli. A soli 24 anni ha in mano il titolo di artista italiano più ascoltato sulle piattaforme di streaming nel 2024, quest’anno lo abbiamo visto calcare alcuni dei palchi più importanti della Penisola, da quello di Sanremo ai principali festival estivi, diventando il primo artista, internazionali inclusi, a esibirsi con tre concerti consecutivi completamente sold out allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli. E a riprova di tutto questo, nonostante manchino ancora quattro mesi all’inizio del tour nei palasport, ha già conquistato sold out, raddoppi e triplette, arrivando a quota 350.000 biglietti venduti per i suoi live tra il 2024 e il 2025.
Nayt - “Lettera Q”
Dalle “Idee stupide” di Fabri Fibra, uno dei migliori pezzi tratti da “Tradimento” del 2006, a quelle “Certe bugie” di Nayt, un singolo che fotografa perfettamente il mondo lirico e sonoro dell’artista romano. La canzone anticipa “Lettera Q”, il nuovo album del rapper, una delle migliori penne in circolazione, in uscita il 22 novembre, ed è un ritratto fedele della realtà in cui viviamo e dei dubbi che quotidianamente ci assalgono. Svelata anche la tracklist del disco (che verrà presentato con un tour ad hoc in programma a marzo e aprile del prossimo anno), al suo interno ci sono anche la collaborazione in “Se corri” con Ernia e quella con la delicata voce dell’artista emergente Scozia nel brano “Monalisa”.
Post Nebbia - "Pista nera"
Una delle band più rappresentative dell’alternative rock italiano torna sulle scene con il nuovo album “Pista nera”, in uscita il 22 novembre per Dischi Sotterranei. Anticipato dai singoli “Pastafrolla” e “Piramide”, l'atteso quarto album della band padovana capitanata da Carlo Corbellini descrive un mondo in discesa libera, che cerca ostinatamente, e invano, di nascondere le proprie macerie dietro il bianco abbagliante della neve artificiale. “Pista nera” si lancia ancora una volta oltre ogni comfort zone, esplorando nuovi territori sonori e tematici. Il sound della band, nato in modo molto collettivo e come sempre saldamente ancorato al principio del do it yourself, si fa più rock, scuro e serrato, più nero e graffiante, e traspone in musica, in modo puntuale e sagace, senza filtri o attenuanti, quel sentimento di vertigine generazionale, in bilico tra rabbia e disillusione, tra disincanto e tradimento, che è tanto personale quanto universalmente condiviso e condivisibile.
Michael Kiwanuka - "Small changes"
Consacrato come uno dei migliori cantautori e musicisti inglesi dell'ultima generazione, Michael Kiwanuka torna a distanza di cinque anni dall'ultimo album "Kiwanuka" con un nuovo lavoro, "Small changes". Il disco è stato anticipato dai singoli "FLoating parade", "Lowdown i", "The rest of me" e "Rebel soul": l'artista di "Home again", la hit che lanciò la carriera di Michael Kiwanuka nel 2012, torna ad affascinare e a emozionare tutti con la sua voce. Il produttore Brian Burton (Danger Mouse) e Michael hanno discusso sulla direzione dell'album e in particolare di “The rest of me”, affermando il loro desiderio di realizzare un disco che trascendesse qualsiasi nozione di ciò che è o non è considerato “cool”. “Stavamo cercando di ottenere qualcosa che avrebbe potuto essere inserito in un album di Bill Withers o di Sadé”.