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Sorelle di pogo: l’onda rosa del rock travolge i pregiudizi

Dalle Nova Twins alle Last Dinner Party: il rock non aveva mai parlato così tanto al femminile.

Rock’n’roll, alternative, fluide, sensuali, allergiche a ogni tipo di incasellamento e di definizione. A pensarci bene, incarnano perfettamente lo spirito del loro tempo, che poi è anche il nostro. Del resto, dicono le Last Dinner Party, “pensiamo che l’arte risponda sempre incosciamente a cose che sono nello nello zeitgeist politico e pubblico”. Il gruppo londinese composto da Abigail Morris, Lizzie Mayland, Emily Roberts, Georgia Davies, Aurora Nishevci e Rebekah Rayner, età compresa tra i 24 e i 27 anni, è il volto di punta di quell’onda rosa del rock che già da un po’ ha iniziato a travolgere pregiudizi, cliché e luoghi comuni. Nel raccontare il fenomeno delle Nova Twins, il duo composto da Amy Love e Georgia South, anche loro di Londra come Morris e compagne, il Guardian ha scritto che il successo delle due musiciste “distrugge i luoghi comuni su chi può fare musica rock”. Non è retorica. Parlano per loro, e per colleghe come le Linda Lindas o le Cumgirl8, i risultati e i traguardi raggiunti. Chiamatele, se volete, sorelle di pogo.

"Se al tuo fianco ci sono tre amiche è tutto più facile"

Mentre chiudevano le lavorazioni del loro secondo album “No obbligation”, che uscirà questo venerdì a distanza di due anni dall’esordio con “Growing up”, le Linda Lindas erano impegnate come artista di spalla dei Green Day per le date americane del “Saviors tour”. Negli Usa hanno aperto anche per i Rolling Stones: è successo lo scorso luglio, quando l’”Hackney Diamonds tour” dei veterani del rock ha fatto tappa al SoFi Stadium di Inglewood. “Se le Linda Lindas continueranno su questa strada, faranno i migliori dischi della loro generazione”, ha garantito Billie Joe Armstrong, il frontman dei Green Day, parlando di Bela Salzar (20 anni, voce e chitarra), Eloise Wong (16 anni, voce e basso), Lucia de la Garza (17 anni, chitarra e voce) e Mila de la Garza (14 anni, percussioni e voce). Devono il loro nome alla canzone di una band giapponese chiamata Blue Hearts. Sono diventate famose nel maggio del 2021, quando si sono esibite in streaming durante il lockdown per un evento ospitato dalla biblioteca di Cypress Park, a Los Angeles: suonarono una canzone intitolata “Racist, sexist boy”, su un compagno di scuola pieno di pregiudizi, diventata un successo virale. “Sei un ragazzino razzista e sessista / hai giocattoli razzisti e sessisti / ricostruiremo quello che distruggerai”, cantavano in quel brano, diventato un manifesto. “La questione 'Racist, sexist boy' ci ha fatto capire che una canzone può fare la differenza. Il fatto che così tante persone abbiano visto il video e ne siano rimaste colpite dimostra che possiamo avere un impatto anche se siamo solo in quattro”, ha detto Eloise Wong alla rivista statunitense Rolling Stone. Lucia, che come sua sorella Mila è figlia di Carlos de la Garza, produttore premiato ai Grammy grazie alla sua collaborazione con Ziggy Marley (il figlio di Bob), aggiunge: “Quando scriviamo di quello che proviamo ci avviciniamo ancora di più. Con questa musica mettiamo un po’ di noi stesse a disposizione del mondo. Fa un po’ paura, ma se al tuo fianco ci sono tre amiche è tutto più facile”.

Le icone: dalle Go-Go's a Kate Bush. Passando per Cicciolina

Tra i loro riferimenti citano le Go-Go’s, che a cavallo tra gli Anni ’70 e ’80 si guadagnarono un posto nella storia del rock per essere stato il primo gruppo femminile partito da uno scantinato e non costruito a tavolino a conquistare le vette delle classifiche, influenzando le generazioni successive con la loro attitudine. E poi Kate Bush e Siouxsie and the Banshees, paladine del rock al femminile. Ma c’è anche chi scomoda riferimenti extra-musicali. Come le Cumgirl8, che dicono di dovere tutto a Cicciolina, alla quale hanno dedicato la loro omonima canzone: “Cicciolina è un’icona italiana, pornostar ed ex politica che è stata eletta in parlamento negli Anni ’90. Si è battuta per i diritti umani e per l’eliminazione delle armi nucleari. Cicciolina diceva ‘fate l’amore non fate la guerra’ e usava il suo divino potere della femminilità per trollare lo status quo disgregandolo dall’interno. Sentiamo che i suoi ideali sono fondamentali per la filosofia delle cumgirl8 di cambiamento sovversivo, pace e forza nella vulnerabilità. Speriamo che ami la nostra canzone, noi la amiamo moltissimo. Cicciolina è la cumgirl1”. Di Lida Fox, Veronika Vilim, Avishag Rodrigues e Chase Lombardo si sa pochissimo. Si dice che si siano “incontrate in una sex-chat 8000 anni fa, in un altro metaverso”. Sono partite nel 2019 dagli scantinati di Manhattan con una missione: sovvertire lo status quo del rock con la loro attitudine riot, urlando slogan contro il patriarcato e il capitalismo. Hanno appena spedito nei negozi per la 4AD Records, la stessa etichetta che ha reso un fenomeno St. Vincent, l’album “The 8th cumming”.

I concerti come "spazi sicuri", contro i malintenzionati

Se le Cumgirl8 si ispirano a Cicciolina, le Last Dinner Party - saranno in Italia il 14 novembre al Teatro Regio di Parma - citano un mito più storico: quello di Giovanna d’Arco, icona femminista ante litteram. La omaggiano in “My lady of mercy”: “Parla dell’essere una ragazza. Una ragazza che guarda per la prima volta un dipinto di Giovanna d'Arco e pensa che le sembra così coraggiosa e così bella che vuole baciarla. E forse vuole anche baciare la ragazza che le sta accanto nel coro della scuola”. Il loro album “Prelude to ecstasy” è uscito lo scorso febbraio a coronamento di un’ascesa fulminea partita con le prime esibizioni nei locali londinesi e proseguita poi con l’apertura dello show dei Rolling Stones a Hyde Park, la vittoria del Rising Star ai Brit Awards (la statuetta che viene consegnata alla rivelazione dell’ultima stagione discografica, che ha posto il gruppo in linea di continuità con Adele, Florence and the Machine, Tom Odell, Sam Smith e James Bay), il trionfo ai BBC Sound of 2024 (battendo Kenya Grace e Peggy Gou, la dj di “Nanana”). Ha fatto discutere in questi giorni un episodio avvenuto prima del loro concerto all’Engine Sheld di Lincoln, nel Regno Unito. Lo staff del locale dove la band avrebbe dovuto esibirsi, sostenendo di essere venuto a conoscenza di spiacevoli incidenti sorti a precedenti concerti delle Last Dinner Party, ha sottoposto a una sorta di interrogatorio alcuni fan di sesso maschile che si erano presentati da soli alla venue, con domande del tipo: “Da quanto tempo le segui? Qual è la tua canzone preferita?”. L’obiettivo? Stanare eventuali malintenzionati. La band in passato ha detto di voler fare dei propri show “spazi sicuri soprattutto per le donne, le persone non binarie e le persone queer”. “Quando abbiamo iniziato, ai nostri concerti c’erano prevalentemente maschi bianchi. Sono sempre stati rispettosi e sono sempre i benvenuti, ma abbiamo notato che prima del nostro successo non c’erano donne o persone di colore ai concerti rock. Ai festival eravamo le uniche in cartellone che ci assomigliavano”, hanno raccontato a proposito della loro esperienza le Nova Twins.

"Solo due ragazze normali che si fanno strada nella vita"

“Supernova”, l’ultimo album di Amy Love e Georgia South, viste quest’estate anche sul palco dello Sziget Festival a Budapest, ha permesso alle due musiciste di conquistare una nomination al Mercury Prize, tra i premi musicali più ambiti e prestigiosi nel Regno Unito (alla fine vinse Little Smiz con il suo “Sometimes I Might be introvert”): una consacrazione. Il duo è andato ad occupare nello scacchiere del rock una casella che fino ad allora era vuota, con canzoni in cui Love e South parlano di molestie sessuali e di disugugalianza di genere: “Ovviamente vogliamo rappresentare le giovani donne nere, ma il nostro progetto non parla solo a loro: parla a tutte le comunità emarginate. Abbiamo canzoni che non parlano solo di politica. Abbiamo canzoni sulla fine di storie, sull'uccisione dei nostri fidanzati e sul sesso. Scavate in profondità e vedrete che siamo solo due ragazze normali che si fanno strada nella vita”.

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