“Hit Man” suona come New Orleans grazie alle tasse

Non perdetevi “Hit Man - Killer per caso” e, se possibile, non aspettate di vederlo su Netflix. Suona come un appello sentimentale, ma fidatevi: questa commedia andrebbe vista in sala, in mezzo alla gente (anche a quella un po’ cafona che parla, fa chiasso e guarda continuamente il cellulare), perché è uno dei rarissimi film odierni in cui si percepisce, palpabile, il genuino divertimento delle persone sedute attorno a voi.
Si ride sin da subito di Gary (Glen Powell), insegnante di college e “amico delle guardie” part time, che assiste gli agenti sotto copertura sul lato tecnologico, occupandosi di microspie, microfoni, telecamere. Gary è così strambo che nemmeno si rende conto che le persone attorno a lui lo considerano un secchione, un tipo talmente bizzarro da ispirare un po' di sconcerto quando si perde affascinato nei suoi racconti di avvistamenti bird watching. Questo fino a quando si ritrova lui a lavorare sotto copertura: impersona un sicario su commissione per mandare in galera coloro che sono pronti a pagare un professionista per uccidere qualcuno. Come tutte le storie che suonano particolarmente inverosimili, anche quella di Gary è basata su una vicenda realmente accaduta: quella di un ex veterano del Vietnam, buddhista, amante degli animali che ha aiutato la polizia a mandare in prigione dei potenziali assassini, impersonando un killer sotto copertura.
“Hit Man” sceglie di raccontare New Orleans, anche in musica
“Hit Man - Killer per caso” è stato ispirato a un reportage giornalistico che ricostruiva l’attività del vero Gary Johnson al fianco della polizia. Fa anche molto altro, trasformandosi in una commedia romantica brillante, talvolta bollente, capace di azzeccare una scorza zuccherina che racchiude un cuore nerissimo.
Inoltre diserta le solite ambientazioni cinematografiche statunitensi, sintetizzabili nelle grandi metropoli sulle due coste, est e ovest. Il nuovo film di Linklater invece è ambientato nella rovente Louisiana, e più precisamente a New Orleans. Una città che solitamente fa da sfondo ai film principalmente per il suo passato da stato schiavista e anti-federale o per questioni inerenti al razzismo dei giorni nostri. “Hit Man - Killer per caso” non è un’ode alla città fatta da chi la conosce bene, però non lascia che New Orleans rimanga uno sfondo anonimo.
Dalle strade dai nomi evocativi (a partire dal quartiere Desire and Cemeteries, in cui è ambientato “Un tram chiamato desiderio”) all’afoso clima estivo, dai chioschetti dove mangiare un ottimo banana split alla musica, ovviamente. La colonna sonora di “Hit Man - Killer per caso” è percorsa dal sound passato e presente della città. Si parte con "New Orleans Bump" di Jelly Roll Morton sui titoli di testa, passando per "Big Chief" di Professor Longhair sui montaggi delle differenti performance da killer di Gary e per due pezzi di Dr. John: "I Thought I Heard Buddy Bolden Say" e "Such A Night”, che accompagna i titoli di coda. Henry Roeland "Roy" Byrd è un leggendario pianista simbolo del blues di New Orleans, mentre Malcolm John Rebennack Jr. ha incarnato un approccio più moderno al genere declinato nella sue specificità locali. Entrambi nativi della città, sono legati a doppio filo a livello professionale alla storia musicale delle rive del Mississippi.
Linklater però non è originario della Louisiana, né ha particolari rapporti con New Orleans. È nato e cresciuto a Houston, che fa da sfondo a molti suoi film e, guarda caso, è la città in cui il vero Gary svolse la sua attività di agente sotto copertura. Sapendolo, è facile notare un gusto molto texano in questa pretesa (che anche il film mette in una cornice critica) di fare un processo alle intenzioni di possibili mandanti di omicidi.
“Hit Man” ha saputo cogliere le opportunità, senza subirle
Perché allora “Hit Man - Killer per caso” è stato spostato a New Orleans, città più votata alle storie degli anni dello schiavismo e alle saghe vampiresche, prendendosi la briga di confezionare un’identità visiva e musicale su misura al film? La risposta, a prima vista, non è per nulla romantica. Il regista ambienta “Hit Man” in Louisiana una questione di sgravi fiscali.
È un film indie, sia per budget che per approccio, basato su una storia non del tutto originale, certo, ma comunque lontanissima dalle logiche di franchise e sequel degli studios. Una pellicola senza nomi di richiamo tra i protagonisti, che osa il genere della commedia romantica anche se in chiave nera, che si prende parecchi rischi creativi.
Per produrre oggi un film di questo tipo negli Stati Uniti, bisogna fare ben più che di necessità virtù. Bisogna essere pronti, per esempio, a stravolgere l’identità geografica della pellicola se a Houston, nei mesi in cui si pensa di girare, non c’è disponibilità di ottenere sgravi fiscali, mentre la Louisiana offre una proposta più che generosa. È il cinema che bisognerebbe raccontare più spesso, apprezzare, vedere in sala: quello che si fa notare non per il suo gigantismo immobilista, ma per l’estrema flessibilità, la creatività inesauribile, la capacità di trasformare i limiti in un valore aggiunto in termini di freschezza e originalità. Lavorandoci su, non accettando tutto passivamente, ma tentando di assorbire l’identità dei luoghi che lo ospitano, attraverso la loro musica così come i loro scorci urbani.
Quella che dunque sembra una mossa dettata dal puro opportunismo racconta un cinema che, che, nei suoi versanti migliori, sa cogliere le opportunità senza subirle. “Hit Man - Killer per caso” è un film eccezionale nel suo essere brillante, divertito, talvolta sfrontato, risultando irresistibile anche quando parla di tematiche potenzialmente angoscianti: accontentarsi nella vita professionale e sentimentale, abbracciare e accettare la propria solitudine, senza contemplare la possibilità di cambiamento. È una commedia eccezionale, scritta con acume ragguardevole e guidata da due interpreti protagonisti fenomenali, dalla chimica perfetta e, dettaglio che non guasta, attraenti da togliere il fiato.
Se c’è un film da non perdere quest’estate, come anticipato a inizio di questo pezzo, è proprio “Hit Man - Killer per caso”.
“Hit Man - Killer per caso” è nei cinema italiani e arriverà prossimamente su Netflix.