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Sfera Ebbasta a San Siro: la presa della Bastiglia della trap

Sul palco (quasi) tutti i nomi di un movimento amato e incompreso, diventato il nuovo pop.
Sfera Ebbasta a San Siro: la presa della Bastiglia della trap
Credits: Prandoni

San Siro, la Scala del calcio di Milano, il tempio del rock e del pop, ha aperto le sue porte alla trap, permettendo a una generazione di artisti, sotto la guida di quello che non a caso viene denominato “il king” del genere, di celebrare quasi un decennio di vita. Quello di Sfera, infatti, al primo giro, non è il “suo” stadio e basta, ma la presa della Bastiglia della trap, che ha “profanato” un luogo a lungo interdetto al rap. I sold out al Meazza sono due su due per il ragazzo partito dalla periferia di Ciny, Cinisello, di cui uno raggiunto in 24ore.

La squadra: il live collettivo

Più che un concerto di Sfera, è uno show collettivo. Nel primo live a San Siro ci sono (quasi) tutti a cantare i brani simbolo della trap: Tony Effe e Side Baby, figli della romana Dark Polo Gang, Rkomi e i genovesi Tedua e Izi, la generazione “Bimbi” del 2016, l’anno dell’esplosione della trap, il compagno di avventure DrefGold e anche nomi che con Sfera, in questi anni, stanno collezionando primati e certificazioni come Lazza, Geolier e Anna, fino a uno dei “padri”, Luché. Spunta anche Simba La Rue e compaiono le scritte “Free Baby” e “Free Shiva” in riferimento ai guai giudiziari dei due rapper, scritte che vogliono rappresentare, in una mentalità da strada, una vicinanza umana e d’amicizia, non necessariamente un grido di deresponsabilizzazione dagli errori personali.

Il nuovo pop

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Sfera permette a chiunque degli ospiti di attraversare la passerella che taglia il pit, rimane sempre un passo indietro come a voler esaltare più una squadra che se stesso. Solo in un momento, in quello più significativo ed emotivamente forte del live, arriva al centro di San Siro. Lo fa per cantare “Bottiglie privé” con al piano Charlie Charles, il producer genietto che ha scolpito il suo sound. Partiti con le tasche vuote da un McDonalds, si erano fatti una promessa: “Che non saremmo mai più entrati a San Siro fino a quando non avremmo fatto un concerto qui insieme”, ricorda Charlie commosso. Assente alla “prima” Ghali, uno di quelli che con Sfera ha davvero cambiato i recenti confini della musica pop italiana. Sì, perché che la trap abbia rappresentato un nuovo pop generazionale, spaventando quello arroccato e paludato di tradizione italiana, lo dicono in primis in numeri: Gionata Boschetti, questo il suo vero nome, ha in bacheca 200 Dischi di Platino.

No hablo tu lingua

La scenografia, progettata da Novembre Studio con i visual prodotti da Galattico Studio, con Laccio che ha ideato e orchestrato le esibizioni, è monumentale e raccoglie le suggestioni urbane che Sfera racconta nei suoi brani: il risultato è una macchina scenica centrale alta dieci metri che ricorda la città con i suoi palazzoni, quelli di “15 piani”, tra le canzoni più mature della carriera di Sfera, e con una scala che rappresenta l’ascesa al successo. Su questa struttura imponente danza e si scatena facendo parkour uno spettacolare gruppo di ballerini. Salmo, nel 2022, fu il primo rapper solista a conquistare San Siro portando la sua scena alla ribalta, un universo per alcuni aspetti più accettato perché musicalmente meno disturbante rispetto a quello dell’autotune, del cash, delle collanone, dello skuuu, skrrt skrrt skrrt, delle bitches, ma anche, e questo viene spesso omesso dai detrattori, un universo dal racconto vivido e comprensibile a tutti delle periferie, delle ferite famigliari e del riscatto sociale possibile, non solo immaginato. Quella della trap è stata un’inversione di rotta sì musicale, all’inizio attuabile con la rivoluzione della produzione casalinga, ma anche e soprattutto di linguaggio, diretto e crudo. Sentire e veder cantare sui grandi ledwall laterali che inquadrano il pubblico decine di migliaia di giovani, a memoria, parola per parola, quasi tutte le canzoni di Sfera, è impressionante. “No hablo tu língua. Ma sicuro piaccio a tua figlia”, dice Sfera in “Tran tran”.

Il vero spettacolo è il pubblico

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Per alcuni “farisei”, come li chiamerebbe Manuel Agnelli, anche lui giudice a X Factor, quella di Sfera a San Siro rimane “una profanazione”, perché la trap (ma anche il rap in generale) continua a essere un genere incompreso e in alcuni casi anche odiato da una parte del Paese. Per altri, giovanissimi e non solo (Sfera per l’appunto è in giro da quasi dieci anni), invece ha le atmosfere di una festa in cui veder sfilare tutti i propri supereroi, come fossero gli Avengers. Sfera fa il suo, nulla di più, rappa qua e là con le basi sotto, canticchia, mette in sfoggio il suo gusto oggettivamente incredibile per le melodie, ma il vero spettacolo è il pubblico con le sue reazioni ed emozioni.

Tenere alta l’asticella tecnica dei live, nel suo caso, non è centrale. Chi lo segue è lì per le canzoni, per cantarle e viverle insieme al suo hit-maker preferito, indipendentemente dalla resa performativa sullo stage. Da San Siro, oltre all’urlo per il gol azzurro di Mattia Zaccagni con la Croazia al ’98, che ha interrotto il live, e all’annuncio di un nuovo tour nei palazzetti nel 2025, arriva quello giovanile di un pianeta che per molti rimane alieno, fuori dai radar, inarrivabile, ma che bisognerebbe sforzarsi di comprendere senza pregiudizio e presunzione. Non certo per farsi piacere forzatamente il genere trap in sé, ma per capire quello che hanno dentro tanti ragazzi con i sogni rotti e il futuro compromesso, lo stesso che Sfera ha avuto la forza e il coraggio di ribaltare. Per questo è amato, per questo sta lassù.

Scaletta:
Visiera a Becco e Xdvr
Panette
Cavallini feat. Tony Effe e Side Baby
Figli di papà
Mercedes Nero feat. Tedua e Izi
Lingerie feat. Tedua
Ricchi per sempre
Bang Bang
Stamm Fort feat. Luchè
Pablo
Sciroppo feat. DrefGold
Tesla feat. DrefGold
Tik Tok
Ciao bella feat. Anna
Vdlc
Tran tran
Cupido
Baby
Happy birthday
Rockstar
M manc feat. Geolier
Calcolatrici feat. Geolier e Simba La Rue
Mamma mia
Mi fai impazzire
Piove feat. Lazza
G63 feat. Lazza
Alleluia
Nuovo range feat. Rkomi
Bimbi feat. Rkomi, Tedua e Izi
Bottiglie e Privè feat. Charlie Charles
Notti
15 piani
Brnbq
Ciny
Visiera a becco

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