Mark Knopfler affidò "Private Dancer" a Tina Turner e fu successo
La canzone "Private Dancer", uscita nel 1984, è stata uno dei maggiori successi di Tina Turner e venne scritta dall'allora leader dei Dire Straits Mark Knopfler.
Accadde che nel settembre del 1982 i Dire Straits pubblicarono il loro quarto album intitolato "Love Over Gold" che aveva quali principali singoli "Private Investigations" e "Industrial Disease". Secondo quanto riportato nella autobiografia del bassista dei Dire Straits John Illsley, 'My Life in Dire Straits', Mark Knopfler scrisse per il disco anche una canzone intitolata "Private Dancer" che però non trovò posto nella tracklist di "Love Over Gold".
Ha scritto Illsley nel suo memoir: "Una canzone che alla fine non è entrata nell'album è stata "Private Dancer", principalmente perché, giustamente, Mark decise che dovesse essere cantata da una donna. Le parole ‘I’m your private dancer, a dancer for money, I’ll do what you want me to do’ non suonavano bene in bocca a Mark! Finì per darla a Tina Turner, con risultati spettacolari."
Ha riportato ancora l'oggi 74enne bassista dei Dire Straits: "In segno di gratitudine per la canzone, Tina chiese alla band di registrarla con lei in uno studio a nord di Londra, fu una gioia trascorrere la giornata con lei. È improbabile incontrare una donna più adorabile sulla scena musicale e il suo entusiasmo è tanto più contagioso e impressionante considerando tutte le sofferenze che ha dovuto sopportare nella sua vita privata". Illsley disse che la performance vocale di Tina Turner fu incredibile, il solo di chitarra del brano è di Jeff Beck e non di Mark Knopfler che non partecipò alla seduta di registrazione.
A Tina Turner – che è mancata giusto un anno fa all'età di 83 anni - piaceva moltissimo "Private Dancer", come scrisse John Illsley: "Le piacque così tanto "Private Dancer" che dette il titolo al suo album". Illsley ha detto che i membri dei Dire Straits si rallegrarono molto quando la canzone diventò un enorme successo.
"Private Dancer" raggiunse la posizione numero sette della classifica statunitense, mentre l'album – che includeva altri successi come "What's Love Got to Do with It" e "I Can't Stand the Rain" - ebbe un successo ancora più grande tanto da raggiungere il terzo posto nella Chart degli album ed è rimasto nella classifica di vendita statunitense, la Billboard 200, addirittura per 106 settimane. Più di ogni altro disco della musicista statunitense.