Moby ricorda con tristezza la sua contesa con Aphex Twin
Moby ha riflettuto sui rapporti nei primi anni '90 con il collega Aphex Twin, ammettendo che "c'era una certa tristezza" in ciò che era successo e affermando: “mi ha scosso, perché amo la musica elettronica underground".
Il conflitto tra i due risale a un tour da headliner congiunto del 1993 in cui si esibivano Moby, Aphex Twin e Orbital. In quell’occasione la tensione si è sviluppata tra i due artisti a causa in parte dell'insistenza di Moby nel recarsi a ogni concerto in aereo, mentre gli altri andavano in tour bus. In una recente intervista a Moby apparsa su Stereogum l’artista ha ricordato a proposito della sua volontà di sostarsi in aereo: "La stampa mi ha definito un elitario, quando in realtà soffrivo di un'insonnia paralizzante dovuta al tour bus".
Durante l’intervista l’artista elettronico statunitense ha affrontato la questione della diatriba con Aphex Twin dicendo: “C'era una certa tristezza in quello che stava succedendo, perché mi piacevano molto i suoi dischi. Mi è piaciuto particolarmente “Selected Ambient Works 85-92”. Sono andato a quel tour con la sensazione e lo spirito di: "Ehi, siamo tutti nella stessa situazione". Mi sono reso conto abbastanza rapidamente che non la pensavano nello stesso modo.”
“Fortunatamente è successo molto tempo fa”, ha aggiunto. “Non ho alcun rancore verso nessuno. Ma sembrava che, da parte dell’intellighenzia, ci fosse un imbarazzo collettivo riguardo all’espressione emotiva della cultura rave. Mi ha scosso, perché amo la musica elettronica underground. L'ho sempre fatto, anche negli anni '70 e '80.
Moby (Richard Melville Hall, pronipote dell’autore di “Moby Dick” da cui prende il nome d’arte) aveva già parlato della questione nel 2016 nel podcast “Rave Curious”, ricordando che Aphex Twin lo aveva definito "solo un buffone" e aveva detto che "non riusciva a capire” perché Moby fosse stato messo in tour con lui.
L'artista americano ha detto che secondo lui "era un peccato" perché era stato un fan di Richard David James (Aka Aphex Twin), ma era "difficile continuare ad apprezzare la musica di qualcuno quando sai che ti disprezza".
Anche nella sua autobiografia “Porcelain” (2016) Moby ha ricordato l’episodio scrivendo: “Volevo che mi piacesse Aphex Twin, perché amavo i suoi dischi. Ma raramente parlava con qualcuno e quando rilasciava interviste mi criticava perché suonavo la chitarra sul palco”.
In questa nuova intervista con Stereogum Moby ha continuato spiegando il suo rapporto con la musica elettronica. "Ciò che amavo della musica house e della cultura rave era la celebrazione e la gioia di liberarsi da tutta la repressione e l'inibizione", ha detto. “Va avanti da molto tempo. Le espressioni di emozioni mettono a disagio le persone: voglio dire, sono un WASP del Connecticut (WASP è l’acronimo di “white anglo-saxon protestant” ovvero i bianchi di origine anglosassone e di religione e cultura protestante), ma ho sempre gravitato verso l'arte che mette apertamente il cuore in mano e mi sentivo come se ci fosse quel periodo, nei primi anni '90, in cui l'intellighenzia stava cercando di uccidere quella gioiosa espressione di emozione che rendeva la cultura rave così trascendente."
A settembre Moby tornerà in tour in Europa per celebrare il 25° anniversario di "Play", l'album elettronico più venduto di tutti i tempi.
Sarà il suo primo tour in 10 anni e inizierà alla O2 di Londra il 19 settembre, sarà poi ad Anversa, Berlino, Dusseldorf e Parigi.