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8 marzo: otto donne cantate da Antonello Venditti

Raccontate da Mattia Marzi
8 marzo: otto donne cantate da Antonello Venditti

SORA ROSA

Musica di Edmondo Giuliani e Antonello Venditti, parole di Antonello Venditti

Precedentemente incisa, nello stesso anno, da Edoardo De Angelis nel suo disco con Stelio Gicca Palli “Il paese dove nascono i limoni”, “Sora Rosa” viene reinterpretata da Venditti in “Theorius Campus”, l’album che nella primavera del ’72 segna il debutto dell’omonimo duo composto dal cantautore romano insieme al socio Francesco De Gregori. La canzone, in romanesco, è un monologo immaginario rivolto a una donna di nome Rosa, che ascolta lo sfogo di Venditti, che parla di ingiustizie sociali e povertà: “A Sora Rosa me ne vado via / c’ho er core a pezzi pe’lla vergogna / de questa terra che nun m’aiuta mai / de questa gente che te sputa n’faccia / che nun ha mai preso ‘na farce in mano / che se distingue pe’ ‘na cravatta”.

 

MARIU'

Musica e parole di Antonello Venditti
Sei anni prima di “Albachiara” di Vasco Rossi, nel dicembre del 1973 Antonello Venditti ritrae una figura femminile con un testo piuttosto osé per quegli anni: “Con le manine affusolate si titilla l’amore, le mutandine le tiene su a metà, la sua linguetta cerca, cerca con gran piacere il suo ditino, poi mi guarda in giù”. La canzone, contenuta nell’album “Le cose della vita”, racconta un’infatuazione adolescenziale, un amore solo sognato e molto voyeuristico.

 

MARTA
Musica e parole di Antonello Venditti
Un anno dopo “Mariù”, nel 1974 Antonello Venditti torna a cimentarsi con la scrittitura di un altro ritratto femminile per l’album “Quando verrà Natale”. La protagonista, stavolta, è una ragazza di nome Marta, giovane studentessa-operaia alle prese con le difficoltà della vita quotidiana, tra un padre-padrone che le chiede la pagella e i soldi e un peso delle aspettative fin troppo ingombrante: “Prega, Marta, nella sera / nessun Dio risponderà / ogni giorno una preghiera / e una falsa libertà”, canta Venditti. Decenni dopo l’uscita dell’album, il cantautore romano racconterà: “Sono stato un adolescente molto solo, bullizzato fino a 16 anni. Ero talmente complesso e complessato che ho rischiato il suicidio molte volte. Le canzoni sono nate da quel dolore, anche se a volte, prendi ‘Marta’, mi nascondevo dietro a un altro nome”. 

 

LILLY

Musica e parole di Antonello Venditti
Tra tutti i ritratti femminili scritti e incisi da Antonello Venditti nel corso della sua cinquantennale carriera, “Lilly” è forse la canzone più cruda, più amara. Quella che dà il titolo all’omonimo album del 1975, il quarto di Venditti da solista, è una ballata struggente dedicata a una ragazza vittima della tossicodipendenza: “Quattro buchi nella pelle / carta di giornale / nuda e senza scarpe / bianca, e non in ospedale”, canta, tra le altre cose, Venditti, restituendo solo con le immagini il disfacimento della protagonista, risucchiata dalla dipendenza. “Lilly esisteva, si chiamava Patrizia. Spero solo che sia ancora viva”, racconterà il cantautore.

 

L'AMORE NON HA PADRONI
Musica e parole di Antonello Venditti
Nell’album “Lilly” c’è un altro momento clou: “L’amore non ha padroni” è una dedica a Simona Izzo, che Venditti sposò proprio nel 1975. Dalla loro unione nascerà l’anno successivo Francesco, destinato a seguire le orme del padre e della madre nel mondo dello spettacolo (diventerà attore). “Muta sola nella stanza / che non ti va nemmeno di leggere il giornale / e ti sei comprata un cane / che non riuscirà a riempirti di sé”, canta Venditti nei versi del brano. La coppia si separerà tre anni dopo, nel 1978. Il cane citato da Venditti in “L’amore non ha padroni” tornerà in “Dimmelo tu cos’è”, la canzone del 1982 ispirata alla fine della storia con l’attrice: “Il nostro cane non mi riconosce più”. 

 

SARA
Musica e parole di Antonello Venditti
Tra i ritratti femminili più popolari del cantautore romano, amato e cantato da più generazioni, “Sara” - contenuta in “Sotto il segno dei pesci”, 1978 - ha per protagonista una ragazza in dolce attesa, ma quasi passiva di fronte al suo ragazzo, che sembra solo apparentemente premuroso nei suoi confronti: “Sara, se avessi i soldi ti porterei ogni giorno al mare / Sara, se avessi tempo ti porterei ogni giorno a far l’amore / oh, ma Sara, mi devo laurerare / ma forse un giorno ti sposerò”. Alla fine la protagonista uscirà da quella solitudine proprio grazie alla nascita del bambino: “Sara, tu non sei più sola / il tuo amore gli basterà”. 

 

GIULIA
Musica e parole di Antonello Venditti
In “Sotto il segno dei pesci” c’è anche “Giulia”, che è sì un ritratto femminile, ma il cui testo si presta però a più interpretazioni. Ci limitiamo a riportare alcuni dei versi più interessanti del testo, in cui Venditti sembra rivolgersi alla sua compagna dicendole: “Giulia ci sa fare / Giulia è intelligente / Giulia è qualcosa di più / Giulia ti accarezza / Giulia lotta insieme / Giulia parla anche per te / è Giulia che ti tocca / è Giulia che ti porta / via da me”. 

 

CI VORREBBE UN AMICO
Musica e parole di Antonello Venditti
Nel 1983 Antonello Venditti torna a cantare l’amore finito con Simona Izzo. È dell’attrice che parla “Ci vorrebbe un amico”. O meglio: è la fine della storia con la Izzo che ispira la scrittura della canzone. L’amico di cui parla Venditti è Lucio Dalla. Il cantautore racconterà: “La scrissi al piano in una fase molto delicata della mia vita. Volevo farla finita dopo la separazione con Simona Izzo. Fu Lucio Dalla a salvarmi, quando tornai da Milano, dove mi ero trasferito. Mi trovò casa a Trastevere, vicino a lui”.

 

(Bonus track) UNICA
Musica e parole di Antonello Venditti
Nel 2011 Antonello Venditti spedisce nei negozi l’album “Unica”. Ne fa parte questa canzone, che diventa subito una hit (l’anno successivo Paolo Sorrentino la includerà nella colonna sonora del suo capolavoro “La grande bellezza”): “Tu, ora dove sei? / Se vivi un’altra storia, con chi stai? / chi ti prenderà? Chi ti stringerà? / chi ti griderà: ‘sei unica’?”. “Per me la cosa più importante nella vita è la figura femminile. ‘Unica’ è una preghiera, una speranza, la vita, la libertà, la felicità, la passione, la musica, la poesia, la giustizia, una canzone, la voce, la cultura, la fede, la diversità, l’unità, Roma (non ‘la’ Roma, ma potrebbe anche essere), la forza, l’esperienza. Come vedete, tutti sostantivi al femminile”, racconterà il cantautore. 


 
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