I Rush e l'idea di tornare in tour con un sostituto di Neil Peart

In occasione dei concerti tributo a Taylor Hawkins dei Foo Fighters a Londra (qui il nostro racconto da Wembley) e a Los Angeles, lo scorso anno i due elementi superstiti dei Rush, il cantante e bassista Geddy Lee e il chitarrista Alex Lifeson, sono tornati a suonare insieme su un palco dopo la scomparsa del batterista Neil Peart che, avvenuta nel gennaio del 2020, aveva segnato la fine del glorioso trio canadese. Dopo aver aperto alla possibilità di tornare in attività stabilmente con Lifeson, seppur convalescente in seguito a un intervento chirurgico allo stomaco, ora Lee è tornato a parlare del possibile ritorno in tour del gruppo.
Nonostante precedenti dichiarazioni contrarie all'idea di continuare senza il compianto batterista, che non era solo l'addetto ai tamburi dei Rush ma anche il loro principale paroliere, Lee e Lifeson hanno ammorbidito la loro posizione a riguardo soprattutto dopo gli show tributo a Hawkins. E in una nuova intervista per CBS News Sunday Morning per promuovere la sua autobiografia "My Effin’ Life", pubblicata lo scorso 14 novembre, il 70enne cantante e bassista ha fatto sapere che che lui e Alex Lifeson - che si è unito a lui per l'intervista da Toronto - hanno discusso dell'idea di reclutare "uno dei più grandi batteristi del mondo" per esibirsi di nuovo come Rush.
"Se ne abbiamo parlato? Sì, io e Alex abbiamo parlato della possibilità di chiamare un grande batterista e tornare in tour. Non è impossibile che accada, ma al momento non posso garantirlo", ha affermato Geddy Lee prima di sottolineare: "Semplicemente, non è nel nostro DNA fermarci". Ha aggiunto:
"Fate quello in cui credete perché se fate quello in cui crede qualcun’altro e finisce male finite con un pugno di mosche in mano. Se fate quello in cui credete anche se fallite vi rimane la speranza".