Francesco Messina e i “Prati Bagnati del Monte Analogo”, dal vivo
Un abbraccio tra generazioni. Per la prima volta in assoluto, all’auditorium San Fedele di Milano, per il quinto appuntamento di Inner Spaces, evento condiviso con Linecheck e Kadmonia, il compositore Francesco Messina, classe 1951, ha eseguito dal vivo insieme a Michele Fedrigotti (pianista), Chiara Trentin (violoncello) e a Pino Pinaxa e Marco Guarnerio (sound engineers) il suo album di culto “Prati Bagnati del Monte Analogo”. L'album venne pubblicato nel 1979 per la leggendaria Cramps Records, con la produzione di Franco Battiato. Un progetto apprezzato anche a livello internazionale da artisti come Steven Wilson, leader dei Porcupine Tree, che nel 2008 lo inserì nella sua personale playlist presente sul sito ufficiale della band.
Marta Salogni
In apertura, in un auditorium dall’acustica perfetta e dalla grande storia (raccontata anche dal Guardian, attraverso la figura di Padre Antonio Pileggi, curatore della rassegna Inner Spaces e grande appassionato di musica elettronica) si è esibita Marta Salogni, artista di un’altra generazione, classe 1990, tra le produttrici e gli ingegneri del suono più apprezzati e ricercati del momento, artefice della produzione e del mixaggio di nomi del calibro di Björk, Depeche Mode, Bon Iver e recentemente dei Bar Italia, oltre ad avere un produzione propria che ne esalta il talento cristallino. Salogni, hanno svelato gli organizzatori, “ha subito accettato, senza neppure sapere le condizioni, di suonare nella stessa serata di Messina perché molto legata a ‘Prati Bagnati del Monte Analogo’, un album che ascoltava con il suo compagno che oggi non c’è più”.
L'artista ha eseguito per intero (e per l'ultima volta) "Music for open spaces", album composto appunto assieme a Tom Relleen, suo compagno membro del duo sperimentale Tomaga, deceduto nel 2020. Una lunga e toccante suite ambient eseguita usando il suono prodotto da registratori a bobina disposti su un tavolo, manipolati da lei stessa, che si muoveva tra la consolle a lato e il controllo dei nastri. In sala anche degli spettatori di eccezione: Floating Points, arrivato direttamente dal Regno Unito dove risiede anche Salogni, e Alice. I due programmi sono evidentemente molto diversi, ma legati da una profondità sonora: quello di Salogni è più inquieto e dark, quello di Messina più onirico ed esplorativo.
Prati Bagnati del Monte Analogo
Prodotto da Franco Battiato, “Prati Bagnati del Monte Analogo”, realizzato dalla coppia formata dai compositori italiani Raul Lovisoni e Francesco Messina, si pone come una sorta di tassello mancante di un’opera incompiuta, “Il Monte Analogo. Romanzo d’avventure alpine non euclidee e simbolicamente autentiche”, romanzo del francese René Daumal del 1944, ma la cui stesura venne interrotta dalla morte dell’autore e la pubblicazione rimandata al 1952. Il romanzo metaforico infatti racconta di un gruppo di alpinisti che vuole scoprire quale sia la vetta più alta del mondo e parte da Parigi per scalarla. Dopo aver navigato su una strana rotta, a bordo di una barca chiamata "l'Impossibile", approda nell'isola del Monte Analogo che fa continente a sé, dove trova una popolazione con usi e costumi insoliti, discendente da tutto il mondo e da tutti i tempi che, allo stesso modo dei protagonisti, spera di scalare la vetta.
“Prati Bagnati del Monte Analogo”, facendo da corollario a un romanzo incompiuto, crea nel suo complesso un’opera aperta: sono composizioni in dialogo con la costruzione di un immaginario fantastico e universale, con tocchi sonori minimali in cui il piano e le tastiere di Michele Fedrigotti (pianista) si interesecano con i tocchi di violoncello Chiara Trentin (violoncello) e con il sound design di Messina, seduto dietro ad un sintetizzatire. Al banco audio Pino Pinaxa (anche lui storico collaboratore di Battiato) e Marco Guarnerio (sound engineer). Una performance emozionante all'interno di una delle rassegne milanesi più interessanti. Inner Spaces prosegue il 4 dicembre con una esibizione audiovisuale di un altro italiano di fama internazionale, Alessandro Cortini, tra le altre cose membro dei Nine Inch Nails.