Caleb Landry Jones: un rocker alla conquista del cinema

Ha dichiarato più volte di trasformare le voci che sente nella testa in canzoni folli, senza genere e senza briglie. È questo suo essere “oltre” a renderlo uno degli attori più chiacchierati del momento. La sua interpretazione in “Dogman”, l’ultima pellicola, di Luc Besson è memorabile. Una sorta di nuovo Joker alla Heath Ledger. Il film è una favola dark violenta, commovente e bellissima. “Quando l'uomo è nei guai, Dio gli manda un cane": inizia con questa frase del poeta, scrittore, storico e politico Alphonse de Lamartine, il film del famoso regista francese. Ispirato, purtroppo, alla storia vera di una famiglia che rinchiuse il proprio bambino all’età di cinque anni in una gabbia, "Dogman" è incentrato sulla vita di Douglas, interpretato da Caleb Landry Jones, attore classe 1989. Costretto a vivere rinchiuso insieme a un gruppo di cani da un padre folle, reazionario e crudele, il ragazzo si ritrova, in seguito a un incidente, sempre provocato dal genitore, con una lesione alla colonna vertebrale che lo rende impossibilitato a camminare.
Con la sola compagnia dei suoi fedeli amici a quattro zampe, il giovane trova nel teatro di Shakespeare, in un locale dove si esibisce come drag queen e nel brivido di alcuni furti, un lampo di felicità. Tutto gira intorno ai suoi amici cani che diventano la sua vera famiglia. Ma il destino sembra perseguitarlo. Caleb Landry Jones, tra vendetta e dolcezza, è semplicemente magnifico nel mostrarsi e nel raccontarsi, anche nelle scene d’azione più potenti e violente. È grande cinema che, in pochi lo sanno, discende anche da una profonda passione per una musica che non si vuole porre limiti, proprio come la sua recitazione. Dopo aver vinto il premio a Cannes per la miglior interpretazione maschile grazie al film “Nitram” di Justin Kurzel, Jones, con la sua performance attoriale in “Dogman”, si propone come uno dei più probabili candidati per una nomination ai prossimi Golden Globe e all’Oscar.
Discendente da parte di madre da una lunga serie di suonatori di banjo, da adolescente ha formato con l'amico Robert Hudson il gruppo rock alternativo Robert Jones, con cui si è esibito nella zona di Dallas, essendo natio di Garland. Quando il gruppo si è sciolto a causa degli impegni scolastici e professionali dei suoi membri, ha pubblicato l'album “Men and their horses” nel 2009, che ne raccoglie le composizioni.Jones è tornato a cantare e comporre musica a partire dal 2020, anno in cui ha pubblicato l'album “The Mother Stone”. Il suo album d'esordio da solista, definito a livello di genere come un concentrato di rock psichedelico, è arrivato dopo anni di brani mai pubblicati. Il regista Jim Jarmusch, che aveva diretto Jones ne “I morti non muoiono”, dopo averne ascoltato alcuni, l'ha indirizzato dall'etichetta newyorkese Sacred Bones. Jones ha inciso l'album durante la lavorazione dei film “The Outpost” e “The Kindness of Strangers” nel 2019, per poi arrivare, sempre per la stessa label, all’uscita di “Gadzooks Vol. 1” e “Gadzooks Vol. 2”, rispettivamente del 2021 e del 2022. Due progetti musicalmente abbastanza folli come potete vedere anche dai video che ha pubblicato su YouTube. Una pazzia artistica che scorre anche nel personaggio di “Dogman”, un anti-eroe impossibile da dimenticare.