Nelle sale cinematografiche il documentario su Sixto Rodriguez

A pochi mesi dalla morte di Sixto Rodriguez, avvenuta a inizio agosto, il documentario “Sugar Man” dopo dieci anni dalla sua prima uscita, dal 16 ottobre torna a essere proiettato nelle sale cinematografiche.
Nel 2013 “Sugar Man” (dal titolo di una canzone del cantautore americano) si aggiudicò il premio Oscar per il Miglior documentario, un instant cult che dieci anni fa stupì con la sua incredibile storia di musica, talento, caduta e rinascita. Fu quel documentario di Malik Bendjelloul a rivelare al mondo la storia del cantautore americano Sixto Rodriguez. La sua riproposizione in sala sarà occasione per ricordare e onorare il protagonista del film, recentemente venuto a mancare.
Sixto Rodriguez – il cui vero nome era Jesus Sixto Diaz – è scomparso all'età di 81 anni l'8 agosto di quest'anno, chiudendo definitivamente il sipario su una delle carriere più incredibili dello show business, raccontata perfettamente nell’opera cinematografica.
Scoperto in un bar di Detroit sul finire degli anni Sessanta, Rodriguez incise due album che ebbero poco successo negli Stati Uniti ma divennero oggetto di culto in diversi paesi. In Sudafrica, in particolare, le sue canzoni di protesta diventarono la colonna sonora delle manifestazioni contro l'Apartheid. Tutto questo si svolse però all'insaputa del loro autore, che era tornato a fare il meccanico. Solo dopo la caduta del regime sudafricano e l'avvento di Internet due fan sudafricani decisero di partire per Detroit alla ricerca della verità: cos’era davvero successo a Rodriguez?
“SUGAR MAN è un’avvincente detective story in ambito musicale mai girata”, scrisse Variety quando il film uscì in anteprima al Sundance Film Festival, vincendo due premi e iniziando una marcia trionfale che lo avrebbe portato a vincere il premio del pubblico e quello come miglior documentario musicale all'IDFA di Amsterdam, il BAFTA come Miglior Documentario, e altre decine di premi in giro per il mondo fino all'Oscar® 2013.
Questa la sinossi del documentario:
Ci sono storie che valgono più di un premio Oscar. È il caso di Sixto Rodriguez, il più insolito successo nella storia della musica. Lo scoprono in un bar di Detroit, alla fine degli anni Sessanta, due produttori convinti d’aver trovato il profeta di una generazione. Avevano ragione, ma il pubblico non se ne accorge: il primo disco di Rodriguez è un capolavoro ma anche un fiasco. Negli Usa. Ma nel Sudafrica dell’Apartheid, dove arriva clandestinamente, Rodriguez diventa una leggenda, la sua musica la colonna sonora di una generazione in lotta. All’insaputa dell’autore, che si ritira dalle scene; finché, trent’anni dopo, due fan decidono di mettersi sulle sue tracce, scoprire che fine ha fatto e cosa è andato storto.