Tananai: "Vero degli Amor Fou la mia canzone italiana preferita"

“Adesso voglio chiamare sul palco un ospite speciale, per quest’ultima data del tour, che ha preso un treno per raggiungermi”, dice ad un certo punto del concerto Tananai. Gli oltre 5 mila fan romani che hanno riempito ogni spazio della Cavea del Parco della Musica, dove ieri sera il cantautore milanese ha chiuso il suo tour estivo, ripercorrono con la mente l’elenco delle collaborazioni collezionate dalla voce di “Sesso occasionale” nel corso degli ultimi due anni e cominciano a fantasticare: Fedez, Mara Sattei o entrambi? Biagio Antonacci? L’improbabile thasup? Rosa Chemical? Marracash? L’ospite in questione non è nessuno di questi nomi. Tananai presenta a sorpresa Alessandro Raina, “capostipite dell’indie”: “E questo chi è?”, si domanda qualcuno sugli spalti dell’anfiteatro dell’auditorium capitolino, ignorando di aver canticchiato negli ultimi anni più di una canzone scritta proprio da Raina.
Solo per citare alcune delle hit composte dal cantautore: “L’estate di John Wayne” di Raphael Gualazzi, “Riccione” dei Thegiornalisti, “Rambla” di Elodie, “Chiamami per nome” di Francesca Michielin e Fedez. In fondo è anche un po’ merito di Raina se Tananai in questi due anni è diventato un fenomeno pop da 19 Dischi di platino collezionati tra singoli e album: c’è lo zampino del cantautore dietro due dei più grossi successi di Tananai, “Sesso occasionale” e “Tango”. Ed è per riconoscenza nei suoi confronti che il cantautore milanese lo fa salire sul palco accanto a lui: “Non lo facevo da undici anni. L’ultima volta fu al Circo degli Artisti, qui a Roma, nel 2012”, dice timidamente al microfono Raina.
In pochi sanno che prima di diventare uno degli autori più cercati del circuito pop Alessandro Raina è stato la voce - e la mente - di una delle band più rappresentative della scena indie e alternativa italiana degli Anni Duemila, gli Amor Fou, che nacquero nel 2006 quando il cantautore, ex voce dei Giardini di Mirò, incontro l’ex membro dei La Crus Leziero Rescigno (oltre ai due della formazione originale facevano parte anche Cesare Malfatti, sempre dei La Crus, e Luca Saporiti): il gruppo restò in attività fino al 2012, quando uscì l’album “Cento giorni da oggi”, pubblicato nello stesso anno in cui i Thegiornalisti di Tommaso Paradiso cominciavano a far circolare tra i seguaci della scena “Vecchio”, l’ultimo album prima della svolta con “Mare Balotelli”.
Con Raina, sul palco della Cavea, Tananai spiazza tutti cantando dal vivo una delle canzoni più amate dai fan degli Amor Fou, “Vero”, tratta proprio dall’ultimo album del gruppo milanese: “‘Vero’ degli Amor Four è la mia canzone italiana preferita degli ultimi dieci anni”, ha svelato. "Ieri si è chiuso un cerchio e forse se ne è aperto un altro, per chi conosceva già quella canzone e per chi se ne innamorerà da oggi", sorride invece Raina.