Nuovo album dei Pearl Jam, parla Mike McCready

Non è dato sapere quando (molto probabile nel 2024), ma di sicuro c'è che il nuovo album dei Pearl Jam, l'erede di “Gigaton” (leggi qui la recensione) pubblicato nel marzo 2020, è in uno stato di lavorazione piuttosto avanzata. A parlare del nuovo progetto della band di Seattle, che sarà prodotto da Andrew Watt, è stato ora il chitarrista Mike McCready in una intervista con Guitar World.

"È quasi finito", ha spiegato McCready. “Credo che ci siano alcune modifiche da fare qua e là, probabilmente non pubblicheremo nulla quest'anno. Andrew Watt ci ha portato un'energia, una giovinezza e un buon orecchio di cui penso avessimo bisogno. Ci ha preso un po' a calci nel culo, con cose del tipo: 'Okay, andiamo, andiamo, andiamo, andiamo, andiamo!' È il ragazzo più iperattivo che abbia mai incontrato a parte me. Ma è un grande fan della nostra band ed è un chitarrista davvero eccezionale. Ci ha portato in una stanza e ci ha spinto forte. Sai, è difficile per un, detto tra virgolette, outsider entrare nel nostro mondo perché abbiamo fatto le cose in un certo modo. Siamo aperti a cose nuove, ma siamo anche nel nostro mondo. Lo facciamo da 30 anni. Quindi conosciamo molto bene le dinamiche della nostra band. Ma a volte abbiamo bisogno di essere spinti e messi in discussione, in questo Andrew ha fatto un ottimo lavoro."

Lo scorso giugno, il bassista della band Jeff Ament, parlando del futuro album, ha raccontato a Kyle Meredith la direzione musicale che stanno cercando di prendere i Pearl Jam: "Beh, abbiamo parlato molto negli ultimi tre o quattro anni di come ormai ci siamo guadagnati il diritto di fare qualunque cazzo di cosa vogliamo fare. Quindi perché non dovremmo andare fino in fondo? Dicendoci cose del tipo: 'Tutti, fate una lista delle 10 cose che volete fare in questa band prima di finire'. In quale città non hai mai suonato? Oppure in quale venue vuoi tornare? Quale genere di canzone vuoi scrivere? Quale causa vuoi sostenere all'interno della band?' Cose così. Sembra che siamo giunti al punto in cui dovremmo essere in grado di volere fare una grande svolta. Ci siamo guadagnati quel diritto. Ed è difficile, perché siamo in cinque a tirare il carretto. Così a volte finisci per tirarlo in direzioni opposte. Bisogna abbracciare le idee di tutti, le speranze, i sogni, i desideri e gli stili di tutti.”

Ament ha poi concluso il suo pensiero dicendo: "Abbiamo questa fantastica comunità come band e le famiglie all'interno della band, le persone con cui lavoriamo e le persone che hanno lavorato con noi per, in alcuni casi, 32 anni. Ci è voluto davvero molto tempo perché tutto funzionasse così bene. Ma ora dobbiamo cambiare. Penso che musicalmente sia ciò che speriamo. Penso che vogliamo girare l'angolo e penso che vogliamo accedere alle parti migliori l'uno dell'altro e vogliamo crescere. Vogliamo aiutare le parti migliori l'uno dell'altro per creare musica migliore. A volte l'ego è molto coinvolto e qualcuno ha la sensazione di lavorare più di un altro, ma se puoi semplicemente lasciarti alle spalle quella roba e concentrarti su come possiamo sostenerci a vicenda in modo che ciascuno dia il meglio alla canzone su cui stiamo lavorando, questo penso sia quello che stiamo cercando di fare. Le cose che abbiamo fatto negli ultimi due anni, sembra che in alcuni casi ci siamo riusciti."