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Taylor Swift e le altre: il girl power rivoluziona i VMAs di MTV

Per la prima volta solo donne candidate come Artista dell’anno. Tutto sull’evento (e come seguirlo).
Taylor Swift e le altre: il girl power rivoluziona i VMAs di MTV

È emblematico il fatto che a guidare la classifica degli artisti che alla vigilia hanno ottenuto il maggior numero di nomination sia proprio lei, che oltre ad essere da tempo una certezza del music biz internazionale ha modellato e ispirato l’industria musicale con il suo successo e la sua leadership. Taylor Swift, dall’alto delle oltre 120 milioni di copie vendute a livello mondiale, guida il girl power che questa notte proverà a conquistare gli MTV Video Music Awards 2023 (in Italia l’evento andrà in onda su MTV, canale 131 di Sky e in streaming su Now, in diretta dalle 00.30 di questa notte con il pre-show, mentre alle 2 inizierà lo show vero e proprio). Il conto alla rovescia per la quarantesima edizione dell’evento organizzato dalla storica emittente che ogni anno premia i migliori videoclip e le migliori canzoni dell’ultima annata discografica è già partito. E il Prudential Center di Newark, nel New Jersey, si prepara ad essere travolto dalla determinazione e dalla tenacia delle protagoniste, tutte femminili, dell’ultima stagione discografica, che dominano la classifica delle candidature: da SZA a Olivia Rodrigo, passando per Doja Cat, Miley Cyrus, Nicki Minaj e le Blackpink.

Taylor Swift si presenta al Prudential Center con ben 11 candidature, 7 delle quali solo per il singolo “Anti-Hero” (Video of the Year, Song of the Year, Best Pop, Best Visual Effects, Best Editing, Best Direction e Best Cinematography). La popstar non sarà però tra i performer della serata, che sono stati tutti già annunciati: si va dalla star brasiliana del latin pop Anitta alle stesse Doja Cat e Nicki Minaj (quest’ultima protagonista anche di un medley dedicato ai cinquant’anni dell’hip hop insieme a DMC, Doug E. Fresh, il leggendario Grandmaster Flash, Lil Wayne e LL Cool J), da Cardi B e Megan Thee Stallion ai Fall Out Boy, dagli Stray Kids a Karol G. Attesa per Olivia Rodrigo: per l’ex stellina Disney quella sul palco degli MTV VMAs 2023 si tratterà di una delle prime esibizioni dal vivo dopo l’uscita, lo scorso venerdì, del secondo album “Guts”, tra i dischi più attesi della stagione discografica appena partita. La voce di “Drivers license”, circa 20 milioni di copie vendute a livello mondiale con l’album d’esordio “Sour”, che l’ha resa una delle stelle più brillanti del pop di nuova generazione di questo decennio, è anche candidata in sei categorie: proverà a portarsi a casa il premio come Video of the Year, Song of the Year, Best Pop, Song of the Summer, Best Editing e Best Cinematography con la disturbante clip di “Vampire”, il singolo che ha anticipato l’uscita di “Guts”, oltre 340 milioni di streams collezionati solo su Spotify da fine giugno ad oggi e 54 milioni di visualizzazioni su YouTube, a metà tra un film di David Lynch, incubo e bad trip. A proposito di ex stelline Disney: in tutte le categorie in cui è candidata Olivia Rodrigo compare anche Miley Cyrus, rinata grazie a “Flowers, che con la hit da 1,4 miliardi di streams su Spotify proverà a riprendersi ufficialmente lo scettro di reginetta del pop di nuova generazione.

Forse non è un caso che per la prima volta nella storia dell’evento ci siano solamente donne, tra gli artisti candidati a uno dei premi principali, quello come Artist of the Year: accanto a Beyoncé, Karol G, Nicki Minaj, Taylor Swift e Shakira, c’è anche Doja Cat. Pronta a tornare sulle scene con il nuovo album “Scarlet” a due anni da “Planet her” (oltre 2 milioni di copie vendute solo negli Usa), la star classe 1995 rappresenta la nuova scena r&b che avanza nelle classifiche. Anche lei ha ottenuto sei nomination, proprio come le Blackpink, ambasciatrici sul palco dell’arena da 20 mila posti che ospiterà lo show del k-pop che ormai ha conquistato il mondo intero. Tra le candidate al premio non c'è paradossalmente SZA, seconda nella classifica delle nomination appena dietro Taylor Swift, con 8 candidature in tutto. A febbraio con il suo album “SOS” ha stabilito un grande record, quando ha conquistato per la nona settimana la vetta della Billboard 200, la classifica relativa agli album più ascoltati, scaricati e acquistati negli States, eguagliando così un primato che tra le artiste donne non veniva raggiunto da sette anni (l’ultima a trascorrere sessantatré giorni al primo posto della classifica più importante del music biz americano era stata Adele, nel 2015, con “25”). 

Shakira un premio se l’è già aggiudicato alla vigilia: alla star colombiana, che tanto ha fatto parlare di sé negli scorsi mesi grazie alla revenge song dedicata all’ex Gerard Piqué, “Bzrp Music Sessions, vol. 53”, che le ha permesso di riprendersi il suo posto nel firmamento del pop internazionale dopo anni di crisi, andrà il Video Vanguard Award, premio alla carriera dedicato alla memoria di Michael Jackson, tra gli artisti che più di tutti hanno esplorato le potenzialità dei videoclip nel pop. Shakira sarà la prima artista sudamericana a ricevere il prestigioso riconoscimento.

In Italia, un motivo in più per non perdersi i VMAs, tra gli eventi più attesi e spettacolari dell’industria musicale, è la presenza dei Maneskin non solo tra i candidati a uno dei premi più importanti, ma anche tra i performer che si esibiranno dal vivo al Prudential Center. “Siamo entusiasti e grati”, scrivono i Maneskin sui social, postando una foto scattata sul palco dell’arena, alle prese con gli ultimi preparativi in vista della loro esibizione sulle note del nuovo singolo “Honey (Are you coming?)”. Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi e Ethan Torchio, attualmente impegnati con il “Rush! World Tour”, che è appena partito e che fino a dicembre terrà impegnato il quartetto sui palchi delle arene di tutto il mondo, arrivano all’appuntamento da outsider: candidati al premio Best Rock con il videoclip di “The loneliest”, i Maneskin dovranno battere mostri sacri come i Muse di “You make me feel like it’s Halloween”, i Linkin Park di “Lost”, i Metallica di “Lux Aeterna”, i Red Hot Chili Peppers di “Tippa my tongue” e soprattutto i Foo Fighters di “The teacher”, orfani del batterista Taylor Hawkins e favoriti alla vittoria. Difficile riescano nell’impresa di un clamoroso bis dopo la vittoria dello scorso anno come Best Alternative, con “I wanna be your slave”: ma i pronostici sono fatti per essere disattesi, anche - e soprattutto - ai VMAs.

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