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Irene Grandi: i tanti volti della libertà.

Da due anni propone uno spettacolo tra i classici del blues e riletture dei suoi brani. Intervista
Irene Grandi: i tanti volti della libertà.

Sono tante le date che Irene Grandi ha già messo e continua a mettere in fila in questo lungo tour dal titolo “Io in blues”. È un live in cui affonda nelle radici del blues rileggendolo a suo modo e arrivando infine a contaminare in chiave rock blues anche il suo repertorio. Tanti gli appuntamenti in questa estate per continuare a presentare un progetto iniziato con un’idea ben precisa e che ha preso corpo, forma e sostanza anche grazie al gradimento del pubblico che la scopre in questa nuova veste.

Ad aprile scorso questo progetto ha prodotto anche un vinile, dall’omonimo titolo ("Io in blues live")e venduto esclusivamente on line. Alla fine delle date estive, come anticipa la stessa Irene Grandi, con grande probabilità il disco arriverà pure in streaming sulle piattaforme.

Dunque tra le molteplici forme stilistiche e le differenti strade percorse da Irene Grandi (tre volte a Sanremo, con un secondo posto in palmares) c’è anche questa del blues e soul, che la riporta alle origini e che lei affronta alla sua maniera, senza rifarsi all’ortodossia del genere ma amplificandone l’aspetto pop (che è una delle anime della musica nera).

“Io in blues” è un progetto che va a vanti da parecchio tempo. Come nasce?
Va avanti da due anni e ha superato tutte le nostre aspettative perché era nato come una ripresa dopo la pandemia in un periodo in cui incontrarsi era difficile e i concerti erano “limitati” come capienze e numero. Era un periodo in cui slanciarsi verso il futuro con canzoni nuove era difficile da pensare, non c’erano tante occasioni d’incontrarsi per registrare perché eravamo isolati, l'ispirazione era difficile trovarla e ci si sentiva un po’ fragili tutti; così ho pensato di riconnettermi alle mie radici. Il blues, da giovane, è stata la mia musica di formazione, mi ero innamorata di certe cantanti come Etta James, Sade, Tracy Chapman e Aretha Franklin, eccetera, che erano state un po’ le mie maestre. Quindi è nato questo spettacolo più agile con un quartetto fantastico di musicisti, ma senza troppa produzione. E poi invece è diventata una cosa talmente ben accolta che va ancora avanti. Noi, intendo anche i musicisti (Max Frignani - chitarra, Piero Spitilli - basso, Fabrizio Morganti - batteria Pippo Guarnera - hammond) ci divertiamo tantissimo a riaffrontare un repertorio che ci apparteneva quando ancora non avevamo tanta esperienza. Rifarlo adesso, con l'esperienza di tanti anni, è proprio un godimento incredibile, perché è come se queste canzoni fossero parte di noi.

Ma come affronti il blues e con che repertorio?
Questo spettacolo è la mia visione del blues, non vi dovete aspettare un concerto di blues da “purista”. C'è una parte di musica internazionale, di grandi classici del blues, poi ci sono anche gli italiani che hanno amato il blues come Lucio Battisti, Pino Daniele, Mina, Ivan Graziani. E poi finisco per arrivare ai miei pezzi più conosciuti riarrangiati però in una chiave blues, rhythm and blues. La scaletta inizia con un brano di Etta James,I Just Want To Make Love To You”, un brano ballabile con una grande esplosione di ritmo ed energia che incuriosisce il pubblico. Si chiude con i mie pezzi, quelli che sono stati successi e che quando arrivano chi sta ascoltando è ancora curioso perché vuole capire come li risuono in questo concerto.

Hai citato dei nomi classici del blues, ma c’è qualche altro artista a cui ti ispiri?
Più che un artista, mi ispira un mondo, quello che si concretizza in un film: “The Blues Brothers” (regia di John Landis uscito nel 1980 con John Belushi e Dan Aykroyd). Dentro c'erano tutti i grandi autori e interpreti del blues. E poi c'era quell'ironia, quel gioco, quella complicità dei fratelli non fratelli, il senso dell'improvvisazione e quello della banda che ho sempre avuto anche io. Non mi stanco mai di vedere quel film.

Più che come blues woman tu sei identificata come un artista rock, pop, magari vicina alla canzone, hai anche suonato con Bollani e la scorsa estate sei stata la protagonista di “The Witches Seed”, la rock opera composta da Stewart Copeland. Sei quindi molto eclettica. Qual è la tua vera anima?
Nel tempo ho fatto dell'eclettismo la mia cifra, mi piace cantare tante cose diverse. Ora ho questo periodo in cui il blues mi tira fuori la passione che ho e la mia voce ben si adatta a questo genere. Però ho scelto di essere nella mia carriera più vicina al rock che in me ha sempre avuto una sfumatura melodica, con un colore che non è esattamente solo rock. Ho mischiato un po’ le carte, diciamo.

Ma questa voglia di muoversi tra generi, di cambiare è una necessità, una scelta, un’irrequietezza, o che altro?
È la mia affermazione di libertà, perché a me non piace essere incasellata in una cosa, in un genere: fa rock, fa pop, fa quello o quell'altro. Io faccio musica. Siccome da giovane ero un’esterofila, non è che proprio fossi un’appassionata della musica italiana, così sono già nata contaminata. Questa ricerca di libertà mi fa sentire sempre nuova, sempre fresca. Non mi ripeto più di tanto, perché ripetere per tutta la vita le stesse canzoni è faticoso.

A proposito di musica italiana: come vedi la situazione in questo periodo?
Insomma... mica tanto bene. Ovviamente con le eccezioni, perché c'è qualcuno che sta facendo delle belle cose. Anche nel mondo femminile della musica ci sono delle voci o comunque delle proposte interessanti come possono essere Madame o Elodie. Diciamo che c'è poco spazio per la varietà, cioè quando va una cosa c'è quella, sino a farne un tormentone, come ad esempio per il reggaeton o la trap. Tutti a fare quello e resta poco spazio per altre cose. Nell’internazionale mi piacciono Billie Eilish e Lorde, che hanno suoni scarni, elettronici. Oppure mi piacciono le atmosfere nordiche come ad esempio i Sigur Ros. Sono cose che ascolto ma che io non farei.

C'è qualche cosa che rimpiangi di non avere fatto?
No, direi di no, ho fatto tutto (ride).

Ma qualche cosa lo avresti fatto diversamente?
Avrò fatto un miliardo di errori senza dubbio, però ho preferito avere più libertà a discapito del successo. Nella mia storia ci sono stati dei successi da cui però mi sono anche distaccata. E poi, chi mi ama mi segua e chi si scorda è perché magari preferiva una Grandi più pop, da classifica. Poi mai dire mai, perché non è detto che un giorno non azzecchi un pezzo che supera le mie aspettative. Però non è quello che ricerco.

Dopo questa esperienza cosa succederà?
Sto scrivendo delle cose inedite, vedremo quello che ne viene fuori, che non sarà per forza blues. Sto pensando alla scrittura, non ancora al sound esatto che arriverà. Sto continuando a sperimentare cose per avere comunque sempre una certa libertà anche di rinnovamento. Questo spettacolo è un po’ vintage, abbiamo anche un organo Hammond sul palco che non credo userò in futuro. Ci sarà spazio per cose più contemporanee.

Le date estive di "Io in blues tour"

17/06 – Ravarino (Mo) – Piazza Martiri Della Libertà – Rassegna Giugno Ravarinese – Io In Blues
19/06 – Fasano (Br) – Piazza Ciaia – Io In Blues Con Big Band Di Paolo Lepore
22/06 – Viareggio – Piazza Maria Luisa Di Viareggio – Rassegna Toscana Arcobaleno D’estate - Io In Blues
23/06 – Torrita (Si) – Piazza Matteotti – Torrita Blues Festival - Io In Blues
25/06 – Bolzano – Anfiteatro Del Parco Delle Semirurali – Io In Blues

30/06 – Bari – Arena Della Pace - Io In Blues Con Big Band Di Paolo Lepore
07/07 - Misano Adriatico (Rn) - Piazza Della Repubblica – La Notte Rosa – Io In Blues
08/07 - Baldichieri D’asti (At) - Piazza Romita - Monferrato On Stage – Io In Blues
09/07 - Legnago (Vr) - Giardino Della Fondazione Fioroni - Parole E Musica Con Massimo Cotto (e Leonardo)
12/07 – Fiesole (fi) – Teatro Romano – Io In Blues
13/07 – Savona – Piazza Sisto Iv - Io In Blues
15/07 – Como – Arena Del Teatro Sociale – Io In Blues
18/07 – Baronissi (Sa) - Anfiteatro Comunale - Baronissi Blues Festival – Io In Blues
20/07 – Manciano (Gr) – Parco Giuseppe Mazzini – Street Music Festival – Io In Blues
29/07 – Montecassiano (Mc) – Piazza Unità D’italia – Macsi Festival – Io In Blues
31/07 – Porto San Paolo (Ot) – Piazza Tavolara – Io In Blues
03/08 – Bologna – Giardini Porta Europa – Cubo Live – Io In Blues
04/08 - Foiano Della Chiara (Ar) - Valdichiana Village – Musica E Parole – Performance In Duo -
07/08 - Zafferana Etnea (Ct) - Rassegna “ai Piedi Dell’etna - Io In Blues -
08/08 – Piazza Armerina (En) – Piazza Duomo – Between Jazz Festival – Io In Blues
11/08 – Imperia – Banchina Di Imperia Oneglia - Imperia Unplugged Festival – Performance In Duo
12/08 - Brugnato (Sp) - 5 Terre Outlet Village – Musica E Parole - Performance In Duo
16/08 – Vasto (Ch) – Lungomare Ernesto Cardella – Io In Blues
18/08 – Agerola (Na) – Parco Colonia Montana – Io In Blues
01/09 – Soleto (Le) – Festival I Concerti Nel Chiostro – Io In Blues
06/09 – Terni – Villa Francucci – Festival Tributo A Sergio Endrigo, Città Di Terni 11° Edizione – Performance In Duo
20/09 – Vignola (Mo) – Teatro Fabbri – Festival Della Poesia – Parole E Musica In Duo Con Max Frignani
16/11 – Padova – Teatro Verdi – Io In Blues

 

 

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