Il disco del giorno: Tricky, "Maxinequaye"

Tricky, "Maxinequaye" (Cd Island 314-524089-2)
Adrian Thaws si guadagnò il soprannome di Tricky Kid fin da giovanissimo, quando a diciassette anni collaborava con i musicisti che avrebbero successivamente formato i Massive Attack. In effetti il suo stile musicale, così ricco di sovrapposizioni stilistiche differenti (pur facendo capo alla tradizione dell’hip-hop) e carico di energie scure che si sollevano minacciose sopra tappeti ritmici incessanti di batterie elettroniche e suoni campionati, dimostra un’abilità non comune nell’utilizzare a fondo le riserve degli studi di registrazione. L’influenza dello stile Dub giamaicano è molto forte nei dischi di Tricky, il quale a sua volta ha plasmato questo modo di fare musica (utilizzando molti echi ed effetti sonori in fase di mixaggio) per forgiare uno stile personale che a partire da questo suo primo album "Maxinequaye" lo ha imposto come uno dei produttori e musicisti più innovativi della scena internazionale.
Il disco prende il nome dalla madre di Tricky, suicidatasi quando Adrian aveva solo quattro anni, un evento che lo segnerà per il resto della vita. Il carattere della musica è dunque ispirato a immagini violente dal linguaggio forte, spesso richiuse in un cupo pessimismo, dove la voce di Tricky si muove indolente e talvolta acida attraverso dei paesaggi saturi di elettricità e distorsione, scratching di vinile, suoni sporchi e gonfi di atmosfere ipnotiche (non a caso Tricky è un accanito consumatore di marijuana), scandite da implacabili giri di basso e da un grande utilizzo di sonorità ispirate agli anni ’70 , non escludendo l’uso in senso espressivo del rumore.
Nel mondo di Tricky il sole compare raramente, più che altro ci troviamo in un clima sonoro che equivale alle immagini del film "Blade Runner", e questa angoscia costante nella musica (basta ascoltare "Black Steel", "Abbaon Fat Track", "Suffocated Love" e "Hell Is Round The Corner" per farsene un’idea) verrà ancor più accentuata in album successivi come "Pre-Millennium Tensione Blowback" creando paradossalmente, grazie alla sua rabbia e originalità, un sound in grado di darvi una grande carica energica. Grazie al successo dell’album Tricky fu richiesto come collaboratore da artisti curiosi e come lui ugualmente liberi da schemi tradizionali, tra i quali Björk (nell’album "Post"), Damon Albarn, Grace Jones, Alanis Morissette e i Red Hot Chili Peppers.
Carlo Boccadoro, compositore e direttore d’orchestra, è nato a Macerata nel 1963. Vive e lavora a Milano. Collabora con solisti e orchestre in diverse parti del mondo. E’ autore di numerosi libri di argomento musicale.
Questo testo è tratto da "Lunario della musica: Un disco per ogni giorno dell'anno" pubblicato da Einaudi, per gentile concessione dell'autore e dell'editore.
