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Centomilacarie prova davvero a fare qualche cosa di diverso

Il giovane artista di Varese ha pubblicato l’ep d’esordio “neanche anch’io”.
Centomilacarie prova davvero a fare qualche cosa di diverso

È davvero difficile distinguersi e coltivare una cifra artistica personale, soprattutto oggi, in un mondo musicale in cui si è bombardati da singoli e da paragoni, e in cui l’unico dio che comanda sembra essere il numero degli streaming. C’è anche chi, però, uscendo dai soliti canoni, prova a fare musica secondo il proprio sentire, a piccoli passi, senza gigantismi o manie di protagonismo. Canzone dopo canzone. Centomilacarie, che ha pubblicato il suo ep d’esordio “neanche anch’io”, è un giovane cantautore su cui tenere i riflettori accesi per la capacità di racconto che dimostra e per la musica che costruisce. Merita un ascolto. Dentro il suo universo convivono cantautorato, un certo spirito rock e un’attitudine che ricorda, in parte, quella del primissimo Blanco, pur avendo un modo di scrivere differente.

Nasce in provincia di Varese nel 2004. Inizia a suonare a cinque anni il violino per poi avvicinarsi alla chitarra e al pianoforte senza riuscire mai a leggere pentagrammi e spartiti perché affetto da disgrafia. La colonna sonora di Final Fantasy, XXXTentacion e Michael Jackson sono stati i suoi più grandi riferimenti musicali. Nel 2022 pubblica il suo singolo d’esordio “Strappami la pelle a morsi” e si esibisce nella line-up del Mi Ami Festival, prestigiosa rassegna dedicata alla musica indipendente in programma a Milano. Nel corso dell’estate ha aperto i concerti di Fulminacci, Chiello e Gazzelle, quest’ultimo nelle prestigiose venue di Milano Summer Festival e Rock in Roma davanti a un pubblico di decine di migliaia di persone. A dicembre pubblica “parlami di +”, seguito da “senza barba sono grande anch’io” che completa il suo ep d’esordio per Maciste Dischi “neanche anch’io”.

“senza la barba sono grande anch’io” è una sorta di manifesto: “la pagina di un diario che racchiude le angosce, i dubbi e i conflitti propri dell’adolescenza”, scrive. Il giovane cantautore, in questo pezzo, canta le sue paure più intime in un brano che continua a trasformarsi, fino ad arrivare a un grido profondo, uno sfogo a cui affidare le sue incertezze. Il pezzo completa l’universo del suo ep d’esordio, “neanche anch’io”. “Ero in doccia e mi stavo toccando la faccia con quei pochi peli che ho sul viso. Stavo litigando con mio padre riguardo il mio futuro una mezz'ora prima e mi è venuta in mente la frase del titolo – ha raccontato - nudo e bagnato e con una melodia in testa sono andato in camera e l'ho suonata per non dimenticarmela, allagando la mia cameretta è nata ‘senza la barba sono grande anch’io’”. 

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